BARI - «Quando il cibo diventa un’ossessione e una malattia, si entra nel tunnel dei Dca. I disturbi del comportamento alimentare inghiottono le vite di moltissimi ragazzi, a volte poco più che bambini, ma anche di persone adulte che finiscono nella morsa dell’anoressia, della bulimia, dei disordini alimentari. In Puglia non ci sono strutture residenziali pubbliche per la cura dei Dca, nonostante ci sia un centro già pronto nell’ex ospedale Vito Fazzi di Lecce che attende solo di partire». Lo denuncia il capogruppo de La Puglia Domani in Consiglio regionale.
«Sono più di due anni - prosegue - che mi batto contro il muro di gomma della burocrazia sanitaria, denunciando i rinvii nell’attivazione di questo centro. Sono caduti nel vuoto tutti gli impegni assunti finora dai vertici dell’assessorato e della Asl Lecce, in risposta alle mie sollecitazioni e ai miei atti pubblici come consigliere regionale. Mentre restiamo nelle sabbie mobili di rimpalli e silenzi, i casi di Dca continuano a moltiplicarsi e si manifestano in età sempre più precoce. E la Regione resta sorda al grido di dolore delle famiglie di questi ragazzi prigionieri della malattia».