Onorevole Rita Dalla Chiesa, quanto è importante la memoria nella vita?
«Tanto. È una parte essenziale di ognuno di noi».
Parlamentare di Forza Italia, storica conduttrice televisiva, è in Puglia per una serie di appuntamenti elettorali tra la provincia di Brindisi e il Barese (ieri era ad Altamura al fianco del candidato sindaco Giovanni Moramarco), a cui partecipa insieme al coordinatore regionale Mauro D’Attis, al viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e al vicecoordinatore nazionale Alessandro Cattaneo. L’incontro con la «Gazzetta» si svolge di prima mattina a Bari, preambolo di una intensa giornata elettorale. Sul tavolo c’è il saggio Laterza Il generale Dalla Chiesa, il terrorismo, la mafia di Vittorio Cocco. Dopo aver osservato per alcuni secondi la copertina, la Dalla Chiesa scioglie così l’emozione: «In quella foto c’è mio padre sorridente, ma c’è anche la divisa che rappresenta lo Stato».
Onorevole, si possono tirare le somme dei primi sei mesi alla Camera?
«In questo periodo mi sono state date grandi opportunità, grazie al presidente Silvio Berlusconi e ad Antonio Tajani. Sono capogruppo nella commissione cultura, componente della Vigilanza Rai, vicepresidente del gruppo parlamentare. Sono incarichi lusinghieri, ma che fanno anche tremare i polsi, perché nel mio mandato voglio essere coerente con le istanze dei cittadini e di chi mi ha sostenuto»...
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