Nuccio Altieri, neo consigliere di amministrazione di Leonardo e unico pugliese nominato nelle “Big Four” partecipate dallo Stato, il nuovo incarico che sfida rappresenta?
«Ringrazio il premier Meloni, i ministri Salvini e Giorgetti per la fiducia. Questo passaggio è per me un ritorno alle origini. Ho cominciato al ministero della Difesa e ho fatto sette anni nell'allora Finmeccanica al business development. Ora torno da amministratore in una azienda di cui sono stato dipendente e questo per me è una grande emozione».
Il settore della Difesa può essere un asse trainante e strategico per l’industria italiana al tempo di crisi e guerra?
«È uno degli ambiti più strategici. Leonardo dimostra a livello internazionale come le tecnologie sviluppate in campo militare siano poi utili e necessarie in campo civile, dalle comunicazioni alle città. Leonardo è una delle eccellenze d’Italia nel mondo».
Sicurezza e innovazione sono gli altri core business nella Leonardo…
«C’è anche la sfida dell’aerospazio. Si può immaginare, con l’innovazione, l’Italia dei prossimi cinquant’anni. L’innovazione è il fulcro dell’epoca che viviamo».
Leonardo è un’azienda molto radicata nella regione. Può diventare meta d’elezione per i migliori talenti italiani e pugliesi?
«Grazie agli investimenti a Grottaglie, Brindisi e Foggia è già un polo di alta tecnologia a cui legare la formazione. Proprio Grottaglie, dopo un periodo di difficoltà per il Covid, può guardare al futuro con i migliori auspici di crescita. Guarderemo ai prossimi anni con fiducia perché il polo aerospaziale si radicherà ancora di più, anche valorizzando il capitale umano dei giovani pugliesi».