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Puglia capitale del crocierismo mondiale grazie alla «lunga banchina» Bari-Brindisi

 
Flavio Campanella

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Flavio Campanella

Puglia capitale del crocierismo mondiale grazie alla «lunga banchina» Bari-Brindisi

Spedizione in Florida del presidente dell’Autorità Portuale, Ugo Patroni Griffi

Venerdì 31 Marzo 2023, 13:06

BARI - Nel 2025 (se sarà rispettata la scadenza; l’Autorità portuale rassicura) i crocieristi provenienti da tutto il mondo si ritroveranno, una volta approdati a Bari, all’interno del nuovo terminal sulla banchina 10, per il quale i lavori (da 8 milioni) inizieranno dopo la consegna del cantiere prevista a maggio (con annesso evento ufficiale, in preparazione per conferire solennità all’ammodernamento).

Già quest’anno, però, il porto del capoluogo sarà (ad agosto) lo scalo della nuovissima Silver Nova della Silversea (una delle compagnie di navigazione specializzate in crociere di lusso, con sede a Monaco, del gruppo statunitense Royal Caribbean), una piccola città galleggiante da 728 posti (equipaggio escluso) che porterà in Puglia visitatori danarosi, capaci di spendere 10.600 euro per arrivare, partendo da Venezia il 21 agosto, a Civitavecchia 1° settembre (toccando, oltre a Bari il 25 agosto alle 8, anche Croazia, Grecia, Malta, Sicilia e Campania). Senza considerare che il viaggio poi proseguirà (per i più facoltosi senza troppi impegni…) verso Sardegna, Toscana, Liguria, Francia e Spagna, per concludersi dopo 28 giorni il 18 settembre a Barcellona (roba da nababbi o giù di lì: servono 21.300 euro a testa, sempre che ci sia disponibilità…).

Ugo Patroni Griffi, presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, è in questi giorni a Fort Lauderdale, in Florida, meglio conosciuta come Port Everglades, punto d’imbarco utilizzato per crociere nei Caraibi da diverse compagnie (ha undici terminal ed è il terzo porto crocieristico più trafficato del mondo), per partecipare al Seatrade Cruise Global 2023, la più importante fiera mondiale del settore. Ma uno dei suoi pensieri è già rivolto all’estate perché quando arriverà la Silver Nova, la città dovrà farsi trovare pronta.

«Chi arriva nei nostri porti - afferma al telefono Patroni Griffi - è interessato al completamento delle infrastrutture, cioè, più che ai terminal (la cui realizzazione è poi una naturale conseguenza - ndr), al numero adeguato delle banchine e anche ai servizi garantiti fuori dallo scalo portuale. Le richieste dei location manager delle compagnie vanno anche in questo senso: accoglienza, ricettività, ospitalità, servizi a tutto tondo. Al ritorno parlerò con Ines Pierucci, assessore alla Cultura del Comune di Bari, per far sì che la città risulti perfetta anche riguardo alla programmazione culturale».

Il presidente, però, sa (e ribadisce frequentemente) che le fondamenta portanti sono essenziali. Bari non sarà Fort Lauderdale, ma da qualche anno sta diventando… maggiorenne grazie a una progettualità che coinvolge tutto il sistema portuale regionale e meridionale. «Abbiamo avuto interlocuzioni - racconta Patroni Griffi - con i manager delle più importanti compagnie, anche di quelle che al momento non sono presenti nel nostro territorio, come la statunitense Crystal Cruises (ma di proprietà giapponese - ndr).

Stiamo convincendo il mercato, con un certo successo, delle nostre potenzialità non solo nel contemporary (il segmento delle navi destinate al mercato di massa - ndr) e nel luxury, ma anche rispetto al cosiddetto fly & cruise (si tratta di crociere che includono il volo per il porto di imbarco e viceversa - ndr). A questo proposito, parlerò sia con Michele Emiliano, presidente della Regione, sia con Antonio Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia, perché le opportunità sono da non perdere, soprattutto nelle aree dove ci sono aeroporti, quindi Bari, Brindisi e Manfredonia (c’è Foggia - ndr)».

L'obiettivo, insomma, è ambizioso: fare della Puglia, e in particolare della «banchina lunga» Bari-Brindisi (ma allargando, si potrebbe dire Termoli-Brindisi) un hub per itinerari che si estendono dal basso Adriatico verso l’Egeo e la Turchia. «Stiamo facendo uno sforzo non indifferente - prosegue Patroni Griffi - se consideriamo che, solo per realizzare le infrastrutture, sono necessari anni e anni. Abbiamo un problema di cui non ci rendiamo conto: è necessario liberare le risorse della portualità da mille lacci e laccioli.

Ciò nonostante, i risultati sono già evidenti. Considerando anche Taranto, nel 2022 abbiamo contato circa 700mila passeggeri, di cui 400mila a Bari e 100mila a Brindisi, grazie a circa 360 scali, più dei 234 di Venezia. Realizziamo, dunque più di altri contesti. Solo a Bari registreremo quest’anno 160 approdi, ma potremmo arrivare tranquillamente già da subito a 200 (utilizzando a breve a Marisabella, potranno essere liberati slot per arrivare a 300-350 - ndr), sebbene sia più importante il numero dei passeggeri, e quindi la capacità di accogliere le grandi navi».

Progettando, dragando, estendendo e costruendo, Bari potrà continuare a crescere («il prossimo passo dovrà essere il piano regolatore di Bari, immaginando il porto dei prossimi decenni»), ma anche gli altri scali marittimi si amplieranno. «Come detto, le reazioni in Florida sono entusiastiche - conclude Patroni Griffi -. Poter a breve contare a Bari sul nuovo terminal, un’infrastruttura per l’accoglienza dei passeggeri così avveniristica e funzionale, ci consentirà di moltiplicare considerevolmente i volumi di traffico.

I riscontri che stiamo ottenendo in questi giorni vanno ben oltre le nostre più rosee aspettative e certificano ancora una volta come gli indicatori di impatto economico, sul territorio, siano significativamente influenzati dal potenziamento infrastrutturale che riguarda anche Monopoli, dove si sta dragando. Poi sarà la volta di Manfredonia, per nuovi spazi per l’ormeggio delle navi da crociera. Siamo in una fase avanzata a Barletta, dove si è partiti da zero. A Brindisi abbiamo dato già l’incarico per progettare la nuova stazione marittima, grazie anche ai fondi del Pnrr».

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