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Puglia, la Regione manda gli ispettori nelle case di riposo accreditate

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Puglia, la Regione manda gli ispettori nelle case di riposo accreditate

Dopo gli episodi di maltrattamenti nelle rsa. Tutolo: «Giunte molte segnalazioni»

Lunedì 20 Marzo 2023, 10:34

BARI - Gli ispettori sanitari della Regione avvieranno accertamenti sulle Rsa, con l’obiettivo di verificare eventuali violazioni degli accreditamenti e dunque degli standard garantiti agli ospiti. La decisione di affidare l’incarico al Nirs arriva all’indomani dell’audizione in Commissione personale del Consiglio regionale del responsabile del Nucleo ispettivo, l’avvocato Antonio La Scala: in quella circostanza, a fine febbraio, diversi esponenti di maggioranza e opposizione chiesero di mettere sotto osservazione anche le residenze sanitarie.

La verifica riguarderà però soltanto le Rsa accreditate, le uniche nei cui confronti è prevista la vigilanza da parte del Nirs, e non dunque le case di riposo totalmente private come ad esempio la Stella Maris di Manfredonia, dove la scorsa estate furono arrestati alcuni operatori per le violenze e gli abusi sugli anziani ospiti. In questi casi la competenza non è infatti delle Asl, e dunque le eventuali denunce devono passare attraverso i canali giudiziari.

La richiesta di avviare ispezioni era stata avanzata, in particolare, dal presidente della commissione, Antonio Tutolo (gruppo Misto). «Pure a noi - aveva detto Tutolo - giungono segnalazioni secondo cui molte delle situazioni critiche che si verificano nelle Rsa siano dovute a mancanza di personale. Non intendo dire che questo costituisca una giustificazione rispetto a comportamenti abietti che vanno sanzionati con il massimo del rigore. Mi segnalano, ad esempio, ciò che accade in diverse strutture accomunate dalla stessa proprietà: un addetto assunto per una struttura viene utilizzato in un alta, quindi il personale risulta presente solo formalmente ma non effettivamente».

Il suggerimento di Tutolo, ripreso anche da esponenti di opposizione come Fabio Romito (Fdi), è stato inviato alla giunta che ha disposto la delega agli ispettori del Nirs. Il dipartimento Salute si era comunque già attivato in tutti i casi in cui sono state segnalate violazioni a seguito di inchieste giudiziarie o altri provvedimenti amministrativi. È il caso del Don Uva di Foggia, oggetto di un’altra inchiesta per gravi maltrattamenti, per il quale la Regione ha già chiesto ai dipartimenti di prevenzione delle Asl interessate (Foggia e Bat) di verificare il possesso e il mantenimento dei requisiti di accreditamento. L’assessore alla Salute, Rocco Palese, ha anche mandato in Procura una dettagliata lettera anonima, scritta presumibilmente da alcuni dipendenti, in cui si fa denuncia la mancanza di personale nei turni notturni e l’utilizzo degli infermieri per svolgere mansioni che dovrebbero essere di competenza medica.

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