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Arpal incrocia Puglia Popolare. Il dirigente Mazzei : «Ne ho fatto parte»

Arpal incrocia Puglia Popolare. Il dirigente Mazzei : «Ne ho fatto parte»

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Arpal incrocia Puglia Popolare. Il dirigente: «Ne ho fatto parte»

Le tante coincidenze nell’Agenzia per il lavoro, dove 7 vincitori dell’ultimo concorso sono collegati al partito dell’ex dg Cassano

Giovedì 05 Gennaio 2023, 13:22

19:37

BARI - Il concorso dell’Arpal per 18 posti di istruttore amministrativo a tempo indeterminato si è concluso con una graduatoria che vede in posizione utile per l’assunzione almeno sette persone collegate a Puglia Popolare, la lista creata dall’ex direttore generale Massimo Cassano. Il provvedimento che ha ufficializzato la graduatoria è stato firmato il 29 dicembre da Luigi Mazzei, dirigente del Personale dell’agenzia per il lavoro nonché coordinatore di Puglia Popolare per il Salento, che ha attestato la «regolarità procedimentale» del concorso, compresa l’assenza di conflitti di interessi.

C’è un documento, ottenuto dalla «Gazzetta» attraverso un accesso civico, che mostra plasticamente la situazione in Arpal: l’agenzia per il lavoro è infatti in mano ai vertici di Puglia Popolare, nonostante la legge (il decreto legislativo 150/2009) impedisca di affidare «incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici». Ebbene, a seguito di un procedimento di verifica avviato dal commissario Silvia Pellegrini, subentrato a Cassano dopo che la legge regionale ne ha deciso la decadenza, Mazzei ha scritto alla responsabile dell’Anticorruzione, Francesca Serpino, per dire di aver comunicato prima dell’assunzione la sua «partecipazione al Movimento Civico Puglia Popolare».

La lettera, datata 1° dicembre, gioca sul doppio senso. L’Anticorruzione ha chiesto a Mazzei, per la seconda volta, di confermare che non è in condizione di conflitto rispetto al divieto «politico». E infatti il dirigente sottoscrive la dichiarazione «relativa all’assenza di condizioni impeditive», dichiarando «di non aver rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici» (il documento è pubblicato nella Trasparenza di Arpal). Ma nella lettera del 1° dicembre Mazzei aggiunge qualcosa di più. «Prima della sottoscrizione del contratto con Arpal Puglia e prima dell’adozione del Ddg 104/2022», quella con cui Cassano lo nomina dirigente del Personale nonostante abbia vinto il concorso per una posizione diversa, Mazzei rivela di aver «reso dichiarazione ai sensi» dell’ articolo 5 del codice di comportamento dei dipendenti pubblici «rendendo nota la mia partecipazione al Movimento Civico Puglia Popolare», che - dice Mazzei - non è registrato nell’elenco di quelli che partecipano ai finanziamenti pubblici. L’articolo 5, detto per inciso, obbliga i dipendenti pubblici a dichiarare l’appartenenza alle associazioni, esclusi partiti e sindacati. E dunque, prosegue la lettera del 1° dicembre, Mazzei fornisce la dichiarazione (quella pubblicata in trasparenza) «a completamento delle richieste verifiche» dell’Anticorruzione, ma - fa notare - le sue precedenti attestazioni ai sensi del codice di comportamento dei dipendenti pubblici sono state «già evidentemente valutate dal direttore generale».

Mazzei sembra voler dire che Puglia Popolare non è un partito politico, ma un gruppo di amici che partecipa alle elezioni e alle trattative per le nomine in cariche pubbliche. Forse per questo nessuno ha trovato strano che il direttore generale Massimo Cassano, fondatore di Puglia Popolare, nella sua veste di direttore generale abbia nominato dirigente del personale il coordinatore salentino di Puglia Popolare. E che il dirigente del personale (prima dell’assunzione) abbia chiesto di valutare la sua assenza di conflitto di interessi come «partecipante» a Puglia Popolare, al direttore generale che è fondatore di Puglia Popolare.

E così il 26 ottobre scorso il dirigente del personale Mazzei, coordinatore provinciale di Puglia Popolare in Salento, scrive al vice coordinatore provinciale di Puglia Popolare in Salento, Adamo Antonio Fracasso, per chiedergli di accettare la nomina a commissario del concorso di cui stiamo parlando. Fracasso accetta, e dichiara di non avere conflitti di interesse che per lo stesso codice dei dipendenti pubblici derivano dalle attività che «possano coinvolgere interessi» di «associazioni anche non riconosciute» (come sono i partiti): non sapeva, evidentemente, che nell’elenco dei partecipanti al concorso c’erano almeno altri 50 iscritti a Puglia Popolare. Spetta all’Autorità nazionale anticorruzione, investita della vicenda, confermare la regolarità di questa procedura. Le assunzioni dei vincitori sono invece rinviate all’insediamento del nuovo cda, di cui la giunta regionale dovrebbe discutere in settimana prossima.

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