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AERONAUTICA MILITARE
redazione online
19 Novembre 2019
C’erano anche i jet del 36° Stormo di Gioia del Colle e del 32° Stormo di Amendola alla Blue Flag 2019, la complessa esercitazione che si è tenuta in Israele. Settanta velivoli e mille uomini, in rappresentanza di Stati Uniti, Grecia, Germania e Italia, si sono addestrati simulando teatri operativi elaborati e realistici.
Velivoli di quarta (Eurofighjter) e quinta generazione (F-35) hanno affrontato insieme difficoltà crescenti con l’obiettivo di simulare scenari di combattimento sempre più estremi: duelli aria-aria, pattugliamenti dello spazio aereo, attacchi al suolo, volo a bassa e bassissima quota, manovre evasive antimissile. Interessante lo scambio di esperienze tra i piloti italiani e israeliani che utilizzano gli F-35, perché i velivoli della Israeli air force sono già stati già impiegati in numerose operazioni reali.
Il capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare, generale Alberto Rosso, ha visitato il contingente italiano in occasione del Distinguished visitors day: "il ritorno addestrativo per i nostri equipaggi è stato elevatissimo" ha dichiarato e "ma più di tutto questa esercitazione dimostra la capacità logistica di proiezione dell’Aeronautica. Gli F-35 si sono infatti rischierati, in un brevissimo lasso di tempo, direttamente dall’Islanda (dove hanno operato al servizio della Nato per proteggere lo spazio aereo dell’Alleanza Atlantica) grazie all’alto livello di professionalità raggiunto dal team manutentivo e all’efficacia della componente logistica. Operiamo al meglio anche in condizioni climatiche avverse e a migliaia di chilometri dalla home base”.
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