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Borse studio per master esteri
Tar riammette lauree triennali

 
Borse studio per master esteri Tar riammette lauree triennali

Decisione dei giudici amministrativi «Irrazionale aprirle ai figli di emigrati e poi inserire senza motivo questo limite»

Giovedì 05 Aprile 2018, 09:51

Giovanni Rivelli

I giovani lucani in possesso di una laurea triennale potranno, contrariamente a quanto fino ad ora previsto, ottenere borse di studi dalla Regione per frequentare Master Universitari all’Estero. Lo ha deciso il Tar di Basilicata ritenendo che «la scelta di non finanziare la partecipazione a Master di I° livello presso Università straniere dei giovani lucani laureati in cerca di occupazione, meritevoli e meno abbienti, in possesso della laurea triennale, risulta manifestamente inidonea a realizzare la suddetta finalità di favorire l’alta formazione di tali persone». Una scelta, ha aggiunto «ancora più irrazionale, se si tiene conto della circostanza che il procedimento di evidenza pubblica in esame si rivolge direttamente anche ai giovani laureati in cerca di occupazione, residenti all’estero, figli di emigrati lucani».

La vicenda nasce dal ricorso presentato da un ragazzo che, in possesso di una laurea triennale conseguita a Bologna, ed avendo superato la selezione di accesso al Master di Sviluppo Internazionale presso l’Università belga di Kent aveva provato a partecipare alla selezione per borse di studio bandita dalla giunta regionale a dicembre 2017. Aveva, come da procedura, compilato il modulo on line ma la sua domanda informatica è stata respinta dal sistema in via telematica con la motivazione «se Master presso Università straniera NO laurea triennale». Così il giovane aveva prima reinoltrato tutta la documentazione via email, poi aveva presentato ricorso al giudice amministrativo.

Tra le altre doglianze (che i giudici hannor itenuto eprò non meritevoli di accoglimento) il 23enne lucano aveva lamentato «l’eccesso di potere per irragionevolezza e/o illogicità e per motivazione incomprensibile, in quanto non vi era alcuna ragione, per non finanziare la partecipazione a Master di I° livello presso Università straniere dei giovani lucani laureati in cerca di occupazione, meritevoli e meno abbienti, in possesso della laurea triennale».

I giudici, così, in un primo momento lo hanno amesso con riserva (e il giovane si è piazzato al 25esimo posto in una graduatoria che nemmeno ha esaurito i fondi disponibili) poi ora hanno sancito il suo buon diritto ad ottenere il sostegno. Anche perché, nel cercare di capire la logica dell’esclusione, i giudici si sono trovati con una motivazione nel bando alquanto generica se non criptica. Esclusione, appunto motivata con un «“attesa la peculiarità di alcuni ordinamenti universitari stranieri”, da cui - hanno spiegato i giudici - non si riesce a desumere alcuna ragionevole giustificazione per escludere dal finanziamento i Master di I° livello presso le Università straniere».

Una decisione per certi versi indolore, perché, non essendo stata esaurita la dotazione finanziaria, include il ricorrente senza escludere nessuno. Ma per chi, nelle stesse condizioni, dovesse aver rinunciato a presentare la candidatura la vicenda potrebbe sembrare una beffa.

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