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Scandalo sanità a Potenza
interrogato amministratore Icl

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

 Cartelle «taroccate» e prezzi gonfiati

Martedì 20 Marzo 2018, 12:57

Si è svolto stamani, a Potenza, l'interrogatorio di garanzia dell’amministratore dell’Istituto clinico lucano (Icl), Walter Di Marzo, agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura del capoluogo lucano su presunte cartelle cliniche modificate e su spese «gonfiate" per dispositivi sanitari nella struttura privata di Potenza. Secondo quanto si è appreso, Di Marzo ha risposto alle domande dei magistrati.
Successivamente sono previsti gli interrogatori di garanzia del direttore sanitario della clinica, Lorenzo Tartaglione, e del direttore amministrativo, Giuseppe Rastelli (per entrambi il gip lo scorso 13 marzo ha disposto il divieto di dimora). Domani invece dovrebbero essere ascoltati dai giudici due chirurghi della struttura sanitaria, Mario Muliere e Paolo Sorbo.
Secondo quanto emerso dalle indagini, nell’Istituto clinico lucano venivano modificate le cartelle cliniche per ottenere rimborsi maggiori e nell’acquisto di alcuni dispositivi medici si verificavano considerevoli aumenti dei costi, fino a maggiorazioni del 900% del prezzo, per ottenere profitti e dimostrare prestazioni maggiori.

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