
Volevano intimidirlo con metodo mafioso: l'auto fu data alle fiamme con una bottiglia piena di benzina
Venerdì 17 Gennaio 2025, 14:16
PIGNOLA - Due uomini, di 32 e 22 anni, sono stati arrestati stamani, a Pignola (Potenza), dai Carabinieri, con l’accusa di concorso in incendio aggravato dal metodo mafioso e, per il primo, anche di resistenza a pubblico ufficiale continuata, a conclusione delle indagini sull'incendio dell’auto di un carabiniere, avvenuto la sera del 22 ottobre 2023, vicino alla caserma del paese dell’Arma.
L’arresto, chiesto dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza, è stato disposto dal gip del capoluogo: i due indagati sono detenuti nel carcere di Melfi (Potenza). L’incendio dell’auto del militare fu il risultato - secondo l’accusa - della «volontà di vendetta per i ripetuti controlli domiciliari" eseguiti a carico di uno dei due arrestati, all’epoca ai domiciliari. Egli ideò ed eseguì il l’incendio dell’auto, il suo complice più giovane gli fornì una bottiglia piena di benzina per appiccare le fiamme. Scopo finale era quello di «intimidire, con metodo mafioso, i carabinieri di Pignola e dimostrare alla cittadinanza la forza e la capacità di reagire e di sfidare le istituzioni locali». L’arrestato accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale continuata voleva «costringere i carabinieri ad allentare o desistere dai controlli domiciliari» a suo carico» e comunque a «non segnalare all’autorità giudiziaria le violazioni cautelari che assommava», promettendo «vendette con minacce esplicite loro rivolte qualora avessero adempiuto ai previsti obblighi di comunicazione».