POTENZA - Una corsa contro il tempo. È quella che dovranno fare il neo sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, e la sua amministrazione, chiamati ad approvare entro il 20 luglio il Piano economico finanziario dell’Acta, la società partecipata del Comune che si occupa di raccolta di rifiuti. Un passaggio tecnico strategico anche per il via libera alle relative tariffe che rischia di diventare un nodo intricato da sciogliere per il nuovo Consiglio comunale. Ad oggi, infatti, non c’è stata ancora la proclamazione degli eletti. Secondo indiscrezioni, gli uffici elettorali al lavoro dovrebbero definire il tutto entro la metà della prossima settimana.
Solo allora, quindi, Telesca, eletto con la coalizione di centrosinistra, potrà insediarsi ufficialmente e nominare la Giunta, fissando nel contempo la prima seduta del Consiglio Comunale per procedere all’approvazione degli atti necessari all’Acta. Il punto, però, sono i tempi: dalla proclamazione degli eletti, infatti, il nuovo primo cittadino ha dieci giorni per l’indicazione dell’Esecutivo e tredici giorni per la convocazione del primo Consiglio comunale. Il che porta, inevitabilmente, allo slittamento del termine del 20 luglio previsto dalle norme per il via libera agli atti della società partecipata. Dopo la proclamazione, dunque, si dovrà correre e sperare che il termine del 20 luglio possa slittare a causa dell’iter legato all’insediamento. Di certo, però, il primo atto della nuova amministrazione riguarderà proprio le tariffe che i cittadini dovranno pagare per la raccolta dei rifiuti. Se, però, i tempi tecnici rischiano di costringere il Consiglio comunale ad una corsa contro il tempo ad avere una tempistica più dilatata è la composizione della Giunta comunale.
I primi incontri ufficiali dovrebbero tenersi da lunedì e riguarderanno i nomi più che lo schema, considerato che quest’ultimo era stato già definito, in parte anche prima del ballottaggio a seguito delle trattative con gli altri due candidati del centrosinistra Pierluigi Smaldone e Francesco Giuzio che hanno sostenuto Telesca al secondo turno. In ballo, comunque, oltre ai nove scranni di assessore c’è l’incarico di vice sindaco e quello di amministratore unico dell’Acta che scadrà nel 2025 (a meno che l’attuale amministratore Maurizio Napolitano, nominato dal sindaco Guarente, non decida di rimettere prima il mandato). In particolare, secondo indiscrezioni, due postazioni andranno alla coalizione di Smaldone (quest’ultimo sarebbe in corsa per la presidenza del Consiglio comunale) ed altre due a quella di Giuzio (a cui andrebbe un assessorato di peso). Gli altri incarichi assessorili, invece, dovrebbero essere assegnati ai primi degli eletti, delle cinque liste che hanno sostenuto Telesca. Di stretta competenza del sindaco, invece, resta la nomina dei dirigenti comunali e la riorganizzazione della macchina amministrativa che per l’esponente del fronte progressista resta uno degli impegni prioritari su cui si dovrà impegnare, da subito, la nuova amministrazione comunale.