MARATEA - «Sarà meglio farlo con me da vivo che celebrarmi da morto» dice Lino Banfi anticipando un progetto cui sta lavorando da qualche tempo e che quest’estate dovrebbe decollare. «È un film con me oggi - spiega l’attore, tra gli ospiti di Marateale - e farò rivivere tanti miei personaggi come Nonno Libero, l’allenatore nel pallone, tanti altri, ci saranno anche spezzoni e testimonianze. Spero tanto che anche quella del Papa».
Il film, al quale sta lavorando con Mario Sesti, vuole essere una testimonianza «della mia lunga carriera di attore, sono stato e sono tanto amato dal pubblico - dice sommerso da persone di tutte le età che chiedono selfie e autografi - ma riconoscimenti questo attore da avanspettacolo ne ha avuti pochi», aggiunge con malinconia.
Banfi è stato ospite del festival nella località balneare della Basilicata «per una promessa - spiega - che avevo fatto a mia moglie, dopo 61 anni di matrimonio e 10 di fidanzamento di portarla qua, anche per il cristo bellissimo - la scultura alta oltre 20 metri che domina il panorama - che c'è sul monte» e poi ha premiato Pio e Amedeo, che sono grandissimi suoi fan e che lui considera un pò figliocci.