Sabato 06 Settembre 2025 | 19:59

Ecco l’arte pop: O.Klit espone le sue opere a Potenza

 
Cristiana Lopomo

Reporter:

Cristiana Lopomo

Ecco l’arte pop: O.Klit espone le sue opere a Potenza

Mostra - L’artista Giuseppe Olita, in arte O.Klit, all’inaugurazione

Tratto, forme e cromie assolutamente riconoscibili, tra Pop Art e Street Art, strizzano l’occhio ai graffitari newyorkesi, dai primi anni ‘70 in poi, a Keith Haring ed Andy Warhol.

Mercoledì 24 Maggio 2023, 19:43

POTENZA - Tratto, forme e cromie assolutamente riconoscibili, tra Pop Art e Street Art, strizzano l’occhio ai graffitari newyorkesi, dai primi anni ‘70 in poi, a Keith Haring ed Andy Warhol. Ma non solo: c’è anche l’apertura a una nuova ricerca artistica, dal mood più intimo e riflessivo con cui indagare le sofferenze della vita e far sentire il peso della sua denuncia su temi sociali o il sostegno a vicende internazionali di particolare rilevanza, come sulla rivoluzione delle donne iraniane con il titolo forte “Sotto il velo le palle”.

Il genio del Maestro Giuseppe Olita, in arte O.Klit, in mostra alla galleria Arteé, in viale Marconi a Potenza, visitabile fino a domenica 28 maggio 2023. S’intitola «Le carte di O.Klit» la personale dell’arista potentino che della sua stessa persona, barbuta ed eccentrica, ha fatto decisamente «un’opera d’arte vivente» così come un’autentica «installazione in movimento» della sua auto che capita di incrociare in giro per la città. Una ventina di disegni realizzati per l’occasione, volutamente su carta. Lasciano galoppare la fantasia e spaziare in mondi allegri e carichi di energia là dove predominano – com’è sua cifra stilistica – i toni accessi e brillanti del giallo, del verde, del rosso e del blu e le sagome di fiori, farfalle, pesciolini, soli e lune e figure umane all’interno di paesaggi giocosi e leggeri. Un folto pubblico di amici ed estimatori presente al vernissage, lo scorso martedì 9 maggio.

A introdurre l’artista, il gallerista e collezionista Nino Masella e la giornalista Maria De Carlo che ha sottolineato come sia «evidente, in questa mostra, la dualità di un’interiorità profonda che spalanca all’esteriorità del divenire della vita, non sempre necessariamente reso in maniera spensierata». Immancabilmente agghindato di ciondoli e collanine, O.Klit è un “artista puro” che ha fatto dell’arte il suo mestiere. Dalla spiccata personalità e creatività cucita addosso, persino, come quando lo incontri con gli abiti orgogliosamente “segnati” da tracce di colore. «La parte simpatica è stata finora evidente nella mia produzione: quando pitto – spiega O.Klit - il cervello vaga e dipingo quello che mi viene, in maniera spontanea, ma innegabilmente anche puntando a intercettare il gradimento di possibili acquirenti. Già con una mia precedente opera – che non è parte di questa mostra – ho sentito la necessità di esprimermi su vicende dolorose per me.

Con «Le tre bestie» avevo affrontato il tema della malattia di mio padre, la progressiva e inarrestabile perdita di lucidità dovuta all’Alzheimer: come si cambia, la sofferenza, l’emarginazione. Da qui ho avviato un nuovo percorso di ricerca preferendo il marrone, il grigio, il giallo spento come si può notare in «Tre colpi su tavola» con un Gesù in periferia e nei miei nuovi papaveri, mesti e dolenti, che sono decisamente altra cosa rispetto ai fiori che ho dipinto sin qui. L’intenzione è di portare avanti questo mio nuovo progetto e per la fine dell’anno – conclude O.Klit – organizzare una grande mostra».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)