POTENZA - Più di un anno di attesa per una mammografia, dieci mesi per una ecografia, una tac o un test cardiovascolare da sforzo, più di sei mesi per una risonanza magnetica o una colonscopia. Sono dati choc dei tempi di attesa di alcune prestazioni di diagnostica strumentale in Basilicata. Tempi che si allungano, prestazioni che si dilatano da una stagione all’altra e che, nell’ultimo periodo sono talmente peggiorate da far circolare l’idea di una vera e propria emergenza, amplificata anche a causa dell’impatto del covid che ha portato ad una sospensione delle cure cosiddette non essenziali.
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