POTENZA - I primi banchi monoposto con le ruote sono arrivati ieri a Potenza all’Istituto comprensivo «Busciolano» e all’Istituto di Istruzione Superiore «Einstein-De Lorenzo».
Il trasporto delle prime forniture del materiale didattico richiesto dai due istituti, è avvenuto nella mattinata a partire dalle 9, dopo che gli studenti erano già entrati in classe, seguito dalla Polizia locale per regolare il traffico a rione Santa Maria e si è concluso comunque prima della fine delle lezioni. Si tratta di forniture scaglionate nei diversi plessi scolastici che ne hanno fatto richiesta. «Sono arrivati i primi 100 monoposto a rotelle - ha spiegato il dirigente scolastico della “Busciolano”, Rocco Telesca - aspettiamo altri 100 banchi monoposto tradizionali». Ma quali sono state le prime reazioni?
«Mi aspettavo che si potessero bloccare le ruote, dal punto di vista della praticità sono molto mobili e ritengo siano pericolosi per gli alunni della primaria e della secondaria di primo grado. Certo c’è una piccola tavoletta per poter scrivere, ma noi li utilizzeremo nella didattica laboratoriale e in aula magna. Per il momento - continua Telesca - sono stati dislocati tutti in aula magna. Gli alunni, quindi, non li hanno ancora visti. Ora vedremo di distribuirli tra aule e laboratorio anche nei diversi plessi dell’istituto. Attualmente, un’altra scuola ci è venuta in soccorso fornendoci 30 banchi per l’emergenza e utilizziamo un solo posto di quelli a due in attesa che arrivino i tradizionali».
Scaricati i primi banchi l’enorme tir, in retromarcia è arrivato davanti al vicino Istituto di istruzione superiore «Einstein-De Lorenzo». Ad accoglierli il dirigente scolastico Domenico Gravante. «Gli studenti sono in classe, quindi li sistemeremo nell’aula magna. abbiamo chiesto 300 banchi singoli tradizionali e 120 con le rotelle. Ne sono arrivati 60 con le rotelle. Pensiamo di utilizzare questi, più innovativi, nei laboratori, dove possono essere molto funzionali anche per organizzare gruppi di lavoro. Sono, invece, molto scomodi per sei ore di lezione». Ma i nuovi banchi non cancellano le criticità. Mentre si scaricano i banchi, arriva una mamma. «Sono venuta a prendere mio figlio che non si sentiva bene». Quello che ricadeva in una normalità, oggi richiede una maggiore attenzione e procedure diverse. Il tema è come giustificare le assenze e il rientro tra pediatri e medici che devono rilasciare i certificati. Si va avanti giorno per giorno, in un’apparente normalità, segnata per ora dall’arrivo dei nuovi banchi.