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Medicina in Basilicata diventa realtà: firmato l'accordo per l'a.a. 2020-2021

 
antonella inciso

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Mediciina in Basilicata diventa realtà: oggi l'annuncio ufficiale

Sono 60 i posti all’anno che saranno messi a concorso. Dimezzati i fondi regionali, aumentano quelli del Ministero della Salute

Lunedì 27 Luglio 2020, 10:19

16:52

Il corso di laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi della Basilicata è ormai realtà. Il governatore Vito Bardi e la rettrice Aurelia Sole lo ufficializzeranno oggi, dopo il Comitato paritetico, nel corso di una conferenza stampa durante la quale illustreranno i dettagli del Protocollo d’intesa che dovrà essere firmato a Roma anche dai ministri dell’Università Gaetano Manfredi e della Salute, Roberto Speranza.

Dopo tante ipotesi, tante richieste, vari tentativi, dunque, il gran giorno del nuovo corso di laurea è arrivato. E segna un passaggio strategico nella storia dell’Ateneo lucano.

Sessanta i posti che saranno messi a concorso, ogni anno, per le nuove immatricolazioni, anche se non è escluso che il prossimo anno - a seguito dell’aumento del nuovo dei nuovi iscritti - possa essere destinato a crescere. Venticinque i professori che dovranno seguire gli studenti e che saranno impegnati in attività di ricerca e di didattica che saranno svolte in parte presso la stessa Università e in parte presso le strutture sanitarie lucane legate agli ospedali di Potenza e Matera.

Modificata all’ultimo minuto, invece, la posta finanziaria Dopo il dimezzamento dei fondi messi a disposizione dalla Regione (che nella prima bozza si era impegnata ad erogare per Medicina sei milioni di euro l’anno per i primi tre anni e poi li ha ridotti a tre milioni l’anno) una buona notizia arriva dal Ministero della Salute che ha annunciato di aver raddoppiato i fondi passando dal milioni di euro l’anno previsto a tre milioni di euro. Soldi a cui va aggiunto un milioni di euro l’anno da parte del Ministero dell’Università.

FIRMATO L'ACCORDO - Tre milioni all’anno per il primo anno e quattro milioni all’anno per gli anni successivi: sono i fondi che la Regione Basilicata «assicurerà» all’Università della Basilicata per l’avvio, a partire dall’anno accademico 2021-2022, della facoltà di medicina, «con una dotazione iniziale di 60 posti": lo ha annunciato nel pomeriggio, a Potenza, il presidente della Regione, Vito Bardi, che ha incontrato i giornalisti insieme al rettore dell’Ateneo, Aurelia Sole, per illustrare l’intesa alla base del progetto.
L’accordo, che verrà firmato definitivamente nei prossimi giorni a Roma, si basa anche sul sostegno dei Ministeri della Salute e di quello dell’Università. Quest’ultimo assicurerà «due milioni di euro all’anno per il triennio 2021-2023», quello della Salute «tre milioni di euro all’anno» per lo stesso triennio. Secondo Bardi, che ha parlato di «giorno molto importante per la Basilicata», la facoltà di medicina in Basilicata «servirà per offrire un supporto di alto profilo scientifico al servizio sanitario regionale in un momento cruciale per la riorganizzazione del settore». Sole, nell’evidenziare la scelta dei due ministeri di sostenere la nuova facoltà «in un momento difficile e di crisi», ha evidenziato che finora solo Basilicata e Val d’Aosta non avevano una facoltà di medicina sul loro territorio. 

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