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Contrordine in Basilicata: «Niente test in stazione», viaggiatori dirottati alla Asl

 
Luigia Ierace

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Luigia Ierace

Contrordine in Basilicata: «Niente test in stazione»

foto Tony Vece

Nelle tende allestite per il Pre-triage davanti alla sede Asp di via della Fisica a Potenza

Mercoledì 06 Maggio 2020, 11:54

POTENZA - Contrordine dell’Asp: basta ai tamponi immediati all’arrivo dei viaggiatori alla Stazione di Potenza Centrale e al terminal bus in via del Gallitello. Forse i disagi dal punto di vista organizzativo, forse i numeri alti dei rientri nel primo giorno, sta di fatto che ieri ad attendere i viaggiatori a Potenza non c’erano le Usco (Unità speciali Covid-19) pronte ad effettuare subito i tamponi. Ma non si esclude che su tale decisione abbiano pesato le polemiche. Obbligatori, secondo le prime indicazioni della Regione. Volontari e previo consenso, come aveva poi precisato la stessa Regione, correggendo il tiro lunedì sera, replicando alle accuse di incostituzionalità di tale obbligo.

E così, a sorpresa da ieri, nonostante i flussi di rientro previsti anche nei prossimi giorni, non si fanno più i tamponi all’arrivo da treni e bus, ma nelle tende allestite per il Pre-triage davanti alla sede Asp di via della Fisica a Potenza.

«La Protezione civile - ha spiegato il responsabile di Potenza, Pino Brindisi - ha avuto indicazioni dall’Asp che non si procederà più ai tamponi contestualmente all’arrivo dei viaggiatori alla Stazione di Potenza e al Terminal di via del Gallitello. Continuiamo comunque a presidiare gli arrivi e censire i viaggiatori e quelli che danno il consenso li indirizziamo direttamente alla struttura dell’Asp in via della Fisica. In ogni caso quelli non censiti dalla Protezione civile al momento della comunicazioni al numero verde, ricevono dal personale dell’Asp le indicazioni su quando andare a effettuare il tampone, sempre presso la stessa Asp».
Già eri alcuni viaggiatori, censiti all’arrivo, si sono recati subito lì per sottoporsi al tampone. È da vedere se veramente lo faranno in tanti come è stato nella giornata di lunedì, contraddistinta dal grande lavoro dei volontari e dei sanitari e dal forte senso civico dei viaggiatori che alla fine si sono quasi tutti sottoposti a tampone.

Da oggi si cambia. E il dubbio sorge. Per le polemiche? Per l’intensa giornata di lavoro tra i tamponi nel piazzale e all’ingresso della stazione, non in una sala più riservata e comoda? Per l’alto numero dei tamponi non comunicato dall’Asp, ma che in base agli arrivi solo a Potenza supererebbe i cento?

Basti pensare che sui convogli regionali di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) verso la Basilicata, lunedì hanno viaggiato 170 persone, sui 24 treni regionali in circolazione, dall’inizio della Fase 2. E ieri, il dato parziale dei viaggiatori aggiornato alle ore 17, è stato di 161 persone.

Ancora rientri ieri per quanti hanno preferito evitare di mettersi in viaggio proprio il primo giorno. Flussi in entrata, ma anche in uscita verso Bologna con le Autolinee Petruzzi. Soprattutto universitari che sono dovuti tornare al Nord per recuperare libri e altro, dopo il precipitoso rientro in Basilicata, che non si prevedeva certo potesse essere così lungo. Tornerà oggi da Bologna, con un tutto esaurito di 23 viaggiatori disposti a scacchiera, secondo le nuove regole. Per lo più persone adulte che dopo l’inverno trascorso al nord tornano in Basilicata con il bel tempo, dopo essere rimasti bloccati dal lockdown.

Altri bus giovedì e venerdì da Bologna con ritorno tutto esaurito. E ancora da Milano, Torino e Roma con le Autolinee Marino e Liscio. Treni, bus e Ncc (noleggio con conducente), aumentato quest’ultimo «per andare a prendere - spiega la titolare Angela Petruzzi - in aeroporto e portare in Basilicata, persone in arrivo dall’estero che, secondo la normativa nazionale non possono spostarsi in Italia con mezzi pubblici». Niente tampone sul posto, ma si spera che tutti, con grande senso civico, andranno all’Asp.

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