POTENZA - Stalking, lesioni, detenzione di arma e tentata violenza sessuale anche con minacce di «revenge porn», ossia di diffondere video che ritraevano la vittima durante rapporti sessuali.
Per queste accuse un uomo di 38 anni di Melfi (le cui generalità sono omesse per evitare l’identificazione della vittima), difeso dagli avvocati Maria Pia Palmieri e Gerardo Di Ciommo, è stato ieri condannato dal Tribunale di Potenza a due anni e 4 mesi di reclusione, per la scelta del rito abbreviato.
La storia risale a un paio di anni fa e vede per vittima l’ex compagna dell’uomo (difesa dall’avv. Michele Mastromartino). Tra i due la relazione era finita ma l’uomo non si rassegnava sotto ogni aspetto. La tempestava con minacce, le inviava continui messaggi, le chiedeva continuamente di vedersi per fare sesso l’accusava di avere relazioni extraconiugali e di girare film hard con molti uomini. La minacciava, ancora, di farle togliere il figlioletto. La minaccia con cui tentava, appunto, di costringere la donna a fare sesso era proprio che le avrebbe portato via il figlio e che avrebbe diffuso dei video di lei impegnata a fare sesso.
All’uomo erano contesti anche alcuni episodi di presunta violenza sessuale consumata, sia in vigenza del rapporto sia dopo, ma è stato assolto da queste imputazioni perché, hanno ritenuto i giudici, «il fatto non sussiste».

L'uomo di 38 anni è stato condannato ieri a 2 anni e quattro mesi di reclusione.
Mercoledì 17 Aprile 2019, 11:03