CITTA' DEL VATICANO - «Io mi sono pronunciato sempre a favore della difesa della salute delle persone e della difesa della dignità delle persone attraverso il lavoro. Con questa prospettiva dei seimila esuberi dei dipendenti dell’Ilva si percorre una strada contraria». Così l'arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro, commenta alla Radio Vaticana la vertenza Ilva. «E' proprio diverso da tutto ciò che noi potevamo aspettarci e pensare - sottolinea -. E' veramente un colpo molto duro alla speranza delle persone qui a Taranto. Si era parlato di riduzioni che si fermavano su numeri che poi potevano essere trattati con gli ammortizzatori sociali, qui siamo di fronte a cifre molto alte, per cui è un colpo veramente grave. Noi speriamo che si possa invertire la direzione, che si metta al centro la dignità delle persone e quindi una ripresa che rispetti quello che il Papa ha detto nell’incontro di sabato scorso a Genova: senza lavoro non si può sopravvivere ma per vivere occorre il lavoro. Tutti i giorni sento l’appello di quelli che non hanno lavoro o che rischiano di perderlo e sono veramente toccato e colpito da questa decisione».
Per mons. Santoro, «innanzitutto è il compito della politica di valutare e di assegnare la vittoria della gara, io ovviamente non entro in questioni tecniche. Quindi, innanzitutto della politica perché la politica è la difesa della vita e della dignità delle persone, è chiaro che poi l’impresa che vince la gara deve tirare le conclusioni da questa impostazione. Almeno ci deve essere una prospettiva in cui i lavoratori possano essere utilizzati nel senso più umano possibile, ma non privati del lavoro che è la forma di espressione della persona, di sostegno della famiglia e di convivenza sociale».
Il presule rimarca che «la direzione della difesa della persona deve essere presa rivedendo il piano messo in atto adesso. Io mi auguro proprio che il negoziato continui, che i toni siano ragionevoli da tutte le parti e che ci si venga incontro: questa proposta così com'è deve essere radicalmente rivista».