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Padoan avvia i lavori
«Il Sud cresce se innova»

 
Rita Schena

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Rita Schena

Giovedì 11 Maggio 2017, 14:17

BARI - «La crescita del Sud e le sue prospettive di sviluppo sono legate alla qualità delle persone, alla vivacità e capacità d’innovazione del suo tessuto di imprenditori e ad alcune politiche pubbliche. Tra queste hanno avuto un grande peso le scelte dei governi che hanno accantonato prassi assistenzialiste e introducendo misure per migliorare le condizioni in cui si svolge l’attività d’impresa». Lo affermano in una nota di apertura del G7 di Bari il ministro dell’Economia e Finanze, Pier Carlo Padoan, e il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che sottolineano come «le risorse finanziarie, nazionali e dell’Ue, hanno assicurato un contributo fondamentale a questo sviluppo e continueranno a darlo».

«Abbiamo voluto che le riunioni del G7 si svolgessero in una delle regioni più vivaci», del Sud - aggiungono - «bellissima e dinamica anche sul piano industriale e del capitale umano, anche per sottolineare il ruolo che politiche pubbliche hanno avuto qui e possono avere ovunque, per superare gli ostacoli allo sviluppo «posti talvolta dagli accidenti della Storia». 

«L'Italia è nota nel mondo per le bellezze paesaggistiche e lo sterminato patrimonio artistico distribuito ovunque lungo la penisola. - aggiungono Padoan e Visco - Ma l’Italia è anche tra le cinque principali economie del mondo per surplus commerciale e 221 produzioni nazionali sono al primo posto nelle classifiche globali dell’export. Molte di queste produzioni industriali - sinonimo di moda e design ma anche di alcuni settori specialistici come la meccanica di precisione - vengono associate al Nord del paese». «L'opinione pubblica internazionale trascura invece - aggiungono - la tradizione industriale del Sud e alcune sue eccellenze. Non si tratta soltanto del turismo e delle produzioni e trasformazioni alimentari. Esistono nel Mezzogiorno distretti ben radicati in filiere globali come la meccatronica, l’industria aerospaziale e quella farmaceutica».
«Al Sud - prosegue la nota - si producono autovetture esportate in tutto il mondo, motori dei più diffusi modelli di aeroplani e componenti innovative di nuovi velivoli, satelliti, molecole con proprietà terapeutiche».

«Ma le storie di successo delle imprese e delle aree del Sud che si sono inserite a pieno titolo nelle filiere internazionali di un’economia sempre più globalizzata ci dicono che - ancor più dei fondi - per lo sviluppo sono importanti alcune politiche specifiche». «Per esempio - aggiungono - le agevolazioni capaci di incentivare l'innovazione e l’accompagnamento dell’azione locale con competenze dell’amministrazione centrale». Per questo - concludono «abbiamo voluto che le riunioni del G7 dei ministri delle finanze e governatori delle banche centrali si svolgessero in una delle regioni più vivaci di questa parte d’Italia, bellissima e dinamica anche sul piano industriale e del capitale umano. Abbiamo compiuto questa scelta anche per sottolineare il ruolo che le politiche pubbliche hanno svolto qui, e possono svolgere ovunque, per superare gli ostacoli allo sviluppo che gli accidenti della Storia collocano talvolta sul percorso verso il progresso».

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