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Le reazioni politiche

 
Flavio Campanella

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Flavio Campanella

Sabato 10 Settembre 2016, 15:13

18:50

BARI - «Con la sottoscrizione del Patto per la Puglia si completa la prima parte di un percorso che la delegazione dei Parlamentari pugliesi del Pd ha fortemente voluto dopo aver chiesto e ottenuto dal PD nazionale l’8 agosto 2015, in una direzione nazionale monotematica sul Sud, un impegno straordinario del PD e del Governo per il riallineamento delle condizioni infrastrutturali e di crescita economica e sociale del Mezzogiorno rispetto al Nord. Una sottoscrizione che avviene con qualche mese di ritardo ponendo la regione che ha posto il problema, paradossalmente, tra le ultime a vedere sottoscritto il proprio piano di interventi. Ma come in altre circostanza della vita meglio tardi che mai!». Così il coordinatore dei parlamentari pugliesi del PD Dario Ginefra.

«Le risorse del Patto - prosegue - ammontano a 2 miliardi e 71 milioni ai quali si aggiungono un altro miliardo e trecento milioni previsti dallo sblocco delle risorse Fsc da parte del Cipe. Con questa somma ci si avvicina ai sei miliardi necessari per l’elenco di opere presentato inizialmente dalla Puglia. È un primo passo e lavoreremo perchè non sia l’ultimo certi di una rinata e necessaria collaborazione tra il Governo regionale pugliese e quello nazionale».

ZULLO - «Sorvoliamo sui discorsi di Decaro ed Emiliano la cui fatuità é abbastanza nota ma sentire il nulla nel discorso di Renzi é stato davvero deprimente». Commenta così il capogruppo dei Conservatori e Riformisti alla Regione Puglia, Ignazio Zullo, gli interventi alla cerimonia di inaugurazione della 80/a edizione della Fiera del Levante «dei tre esponenti del centrosinistra al governo di Comune, Regione e Stato».

"L'inaugurazione della Fiera é stata sempre interpretata dai Presidenti del Consiglio di turno - aggiunge - come occasione di apertura del dibattito politico sui grandi temi che interessano la vita delle persone da condensare nelle leggi finanziarie dello Stato, oggi legge di stabilità ed oggi non abbiamo sentito nulla che riguardi il tema della riduzione fiscale, del ricambio generazionale nel mondo del lavoro attraverso una riforma della legge Fornero, di misure per il rientro del capitale umano dall’estero, di competitività e di potenziamento del sistema di walfare per citare solo alcuni temi. Se fossimo stati con quattro amici al bar -prosegue Zullo- sicuramente avremmo ascoltato cose più interessanti e meno puerili».

PALESE - «Spiace che il Presidente del Consiglio non abbia voluto raccogliere l’appello ad impegnarsi, dal palco della Fiera, a destinare al lavoro e alla crescita di giovani ed imprese del Sud le risorse europee aggiuntive che stanno arrivando all’Italia perchè dal 2012 ad oggi è cresciuta oltre 5% in meno del previsto. Neanche una parola dal premier, poi, sulle strategie del Governo per sostenere la crescita al Sud». Lo afferma in una nota l’On. Rocco Palese, vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera.

«La firma del Patto, giunta con mesi e mesi di ritardo, - aggiunge Palese - assegna alla Puglia risorse a noi dovute, ma per il resto sentirsi dire che i nostri imprenditori si devono rimboccare le maniche e che è colpa nostra se arrivano meno turisti che altrove, è davvero incredibile e significa aggiungere la beffa al danno di un Governo che in questi anni ha cancellato il Mezzogiorno dalla sua agenda, ha usato i fondi per il Sud come bancomat ed ha purtroppo penalizzato soprattutto la Puglia per uno scontro politico personale con il Presidente Emiliano che, al netto dei buoni propositi enunciati oggi, è andato in scena anche in Fiera con frecciatine al veleno nei discorsi dei due». «Ciascuno - conclude Palese - ha rivendicato quanto fatto ma i cittadini si chiedono come mai allora alle tasse regionali aggiuntive pagate non corrispondano servizi sanitari adeguati e perchè i settori trainanti della nostra economia, ossia agricoltura e turismo, vengano sistematicamente ignorati e tartassati dal Governo (vedi ritardi sulla Xylella e lotte per ottenere il Frecciarossa fino a Lecce). Oggi è stato chiaro che per il Sud il Governo non ha alcuna strategia se non quella di confermarci che dobbiamo vedercela da soli».

FRATOIANNI - «Colpisce che nell’intervento del premier Renzi qui a Bari, abbia puntigliosamente elencato gli zero virgola di crescita del Pil ma si sia dimenticato del dato drammatico del 7,4% di aumento dei licenziamenti». Lo ha detto Nicola Fratoianni, dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana, parlando con i cronisti alla fine dell’inaugurazione della Fiera del Levante, a Bari.

«Così come colpisce - conclude l’esponente della sinistra - la retorica di Renzi sulla velocità per difendere il nuovo testo della Costituzione, mentre continua senza alcuna velocità a non fissare la data di svolgimento del referendum».

LOIZZO - «Nelle parole di Renzi ho notato una nuova e sincera consapevolezza della centralità dello sviluppo del Mezzogiorno. Spero che ci sia ora una consequenzialità, che questa presa di coscienza si traduca in atti concreti a favore del Sud». Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, commentando l’intervento in Fiera del presidente del Consiglio dei Ministri.

«Mi auguro - conclude - che a partire dalla legge di stabilità, i fondi comunitari e nazionali possano essere diretti con maggiore efficacia verso le scelte strategiche a sostegno e rilancio del Meridione, necessarie alla crescita dell’intero sistema Italia, senza velocità diverse tra le sue grandi aree geografiche ed economiche».

BOCCIA - «La notizia buona della giornata inaugurale dell’80esima Fiera del Levante è che finalmente si riparte. Imprese e mondo del lavoro non possono più aspettare i ritardi della pubblica amministrazione. Siamo a un terzo del percorso della programmazione 2014-2020 e non si poteva più restare fermi. Era una cosa inconcepibile. Ora si parte e tutti hanno il dovere di accelerare». Lo afferma Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera partecipando all’inaugurazione della feria del Levante.

«Alle imprese - prosegue - dobbiamo certezze e questa terra ha dimostrato che c'è un Sud che non chiede nulla e sa fare. Questo Mezzogiorno è in grado di giocarsi la partita del futuro ad armi pari con chiunque, dal digitale all’innovazione tecnologica, dall’industria al turismo. Non ha senso dividersi ma fare in fretta dando risposte sempre in tempo reale. Anche la Fiera deve adeguarsi ai tempi straordinariamente innovativi che viviamo. Ora tutti al lavoro».

FITTO - «La Fiera del Levante ha sempre rappresentato l’occasione per illustrare le principali scelte in materia economica per l’Italia e per il Mezzogiorno in particolare da parte del Governo. Oggi, invece, si è trasformata in un ring per l’ennesimo ed inutile scontro all’interno del Pd tra Emiliano e Renzi». Lo afferma in una nota il leader dei Conservatori e Riformisti, on. Raffaele Fitto, a commento dell’inaugurazione della Fiera del Levante.

«Qualche battuta, qualche slide e qualche dato tranne quelli di ieri sull'occupazione relativi al primo semestre del 2016 che - sottolinea Fitto - sono la cronaca di un disastro annunciato. I licenziamenti sono in aumento del 7,4% e i contratti a tempo indeterminato calano del 29%». «Spot finale - conclude - con la firma finale del Patto per la Puglia, non previsto da nessuna norma, che prevede parte delle risorse già spettanti, per la maggior parte europee ,che sono inspiegabilmente ferme dal 2014».

CASSANO - «Comprendo le perplessità espresse dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ma resto convinto che dal Patto siglato questa mattina in occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante per la nostra regione si aprano importanti opportunità. Spetta alla classe dirigente locale dimostrare adesso di essere all’altezza della situazione affinché dalle buone intenzioni si giunga in tempi accettabili a situazioni concrete per la crescita economica, turistica, imprenditoriale e sociale del territorio». Lo afferma in una nota il sottosegretario al Lavoro, Massimo Cassano, commentando gli interventi fatti in occasione della cerimonia di inaugurazione della Fiera del Levante, a Bari.

«Diventa a questo punto fondamentale - aggiunge - evitare gli errori del passato e dribblare per quanto possibile la tagliola di un burocrazia obsoleta. Per il Sud, per la Puglia, si può fare di più? Certo, ma già siamo di fronte ad una rivoluzione rispetto all’immobilismo che in un passato anche recente ha creato solo danni, dissesti, tensioni sociali».

D'AMBROSIO LETTIERI - «Dal discorso del presidente Renzi in occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante nessuna sorpresa, anzi, purtroppo, una conferma: il Governo continua in un’azione sistematica di propaganda, in cui il Job's Act diventa un miracolo, mentre proprio ieri i numeri e lo stesso governo ci hanno detto il contrario e si propina al Sud la scoperta dell’acqua calda della globalizzazione che dovrebbe costringerci a fare i conti con la competitività». Lo afferma in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri (CoR). "Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere. Non si capisce - aggiunge - chi, se non il Governo, dovrebbe mettere le imprese, i lavoratori, i giovani e le donne di questo Paese nelle condizioni adeguate per poter partecipare alla sfida della competitività internazionale. Chi, se non il Governo, dovrebbe rivoluzionare il sistema fiscale e abbassare le tasse, ridurre la spesa pubblica improduttiva e restituire al Sud pari dignità anche sul piano infrastrutturale oltre che su quello culturale, sociale e sanitario. Perché, lo vorrei ricordare, è soprattutto al Sud che non sono garantiti i livelli essenziali di assistenza, violando un diritto costituzionale che è quello alla tutela della salute. A parte enfatizzare la firma di un Patto per la Puglia peraltro contrassegnato da ritardi e confusione e che assegna alla nostra regione risorse che ci spettavano, non vi è traccia di strategia alcuna per lavoro e sviluppo, né per il Sud né per il resto d’Italia. Per il resto, abbiamo assistito al solito surreale dialogo tra sordi in cui ormai da mesi si esibiscono il presidente della Regione Puglia Emiliano e lo stesso presidente del Consiglio, duellanti sulla testa dei cittadini. Il sindaco di Bari, spiace dirlo, non è pervenuto».

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