ROMA - Il decreto per l’origine del latte in etichetta annunciato dal premier Renzi e dal ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, in particolare prevede che il latte o i suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente indicata l’origine della materia prima in etichetta con le seguenti diciture: «Paese di mungitura: nome del paese nel quale è stato munto il latte»; «Paese di confezionamento: nome del paese in cui il prodotto è stato confezionato»; «Paese di trasformazione: nome del paese nel quale è stato trasformato il latte».
E’ quanto spiega il Mipaaf, nel sottolineare che «qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo di una sola dicitura: ad esempio «ORIGINE DEL LATTE: ITALIA».
In ogni caso sarà obbligatorio indicare espressamente il paese di mungitura del latte.
Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più paesi, diversi dall’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: origine del latte: Paesi UE; origine del latte: Paesi NON UE; origine del latte: Paesi UE E NON UE.
Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all’origine e il latte fresco già tracciato.
Martedì 31 Maggio 2016, 13:13