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Valenzano, Renato Ciardo va «Solo solo» nella piazza

 
VALENTINA NUZZACI

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VALENTINA NUZZACI

Renato Ciardo

Successo per l’attore con lo show studiato in quarantena. Poi estate di lavoro

Domenica 02 Agosto 2020, 11:43

Uno spettacolo spensierato in solitudine. Se volessimo definire l’ultimo lavoro del noto artista barese Renato Ciardo, potremmo classificarlo tranquillamente «figlio» dei pensieri e dello studio avvenuti durante il periodo di isolamento forzato da pandemia. Abbiamo raggiunto telefonicamente l’attore e abbiamo parlato con lui proprio di questo, ma anche di molto altro, sempre con la sua tipica leggerezza nell’analizzare le situazioni della vita (anche le più difficili) con l’immancabile sorriso.
Gli abbiamo rivolto qualche domanda.

Ciardo, ci parli del suo ultimo spettacolo che ha tenuto a Valenzano in Largo Plebiscito: «Solo solo… in mezzo alla piazza!».
«Ho aggiunto al titolo del mio spettacolo “in mezzo alla piazza” perché è il modo in cui i baresi descrivono ironicamente il proprio stato di solitudine. Ed è esattamente il modo in cui ho scelto di portare in scena il mio spettacolo. Sono brani musicali e storie che ho prodotto durante il lockdown, quindi in solitudine. Una solitudine comunque relativa, visto che ho convissuto in casa con la mia famiglia, mia moglie e i miei due figli. È stata una situazione che ho sfruttato per generare nuove idee. Che abbiamo sfruttato, io e mia moglie, il mio autore ormai da anni».

A proposito di idee, quali sono i suoi progetti lavorativi per questa estate?
«Agosto e settembre saranno mesi pieni di lavoro, fortunatamente. La mia agenda si è riempita di appuntamenti nelle ultime due settimane. Evidentemente c’è voglia di spettacolo, di intrattenimento, di teatro. La gente vuole assistere agli spettacoli dopo lo stop degli ultimi mesi. È comprensibile. Una sorta di ritorno alla normalità. Quindi lavorerò, portando in scena i miei spettacoli. Ferie no, le abbiamo tutti già avute durante l’isolamento. Adesso è il momento di recuperare e di lavorare. Il mondo del teatro, durante la pandemia è stato uno dei settori dimenticati dallo Stato. Noi con la Rimbamband siamo ad Ostuni al Soundtrack Festival presso il Foro Boario il 21 di agosto. Uno spazio che verrà condiviso anche da Max Gazzè e dalla PFM».

Ritiene che il teatro possa sopravvivere alla pandemia e se sì, come?
«Può sopravvivere se sfrutterà questo periodo estivo e quindi i grandi spazi all’aperto: piazze, lidi, anfiteatri. Luoghi in cui è assicurato il distanziamento sociale. Il pubblico potrà assistere agli spettacoli con tranquillità e sicurezza, anche grazie all’uso delle mascherine che non va dimenticato. Dopo di che, ai teatri si dovrà accedere con un minor numero di spettatori. Questo è l’unico modo per continuare a lavorare più o meno normalmente».

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