BARI - Quello del consenso sessuale è un tema sempre più scottante e attuale, in ogni ambito. Legato soprattutto ai reati di violenza carnale, se pensiamo all’esplosione recente del caso Weinstein e del movimento «Me Too».
Adesso nascono anche le prime serie tv sull’argomento: I May Destroy You esce a giugno in America e Inghilterra, coprodotta da due colossi come HBO e BBC. Ideatrice, coregista (insieme a San Miller) e protagonista è l’attrice britannica Michaela Coel, già vincitrice del premio Bafta per la serie Chewing Gum.
Nella terza delle dodici puntate di I May Destroy You, girata tra Londra e Roma, vedremo nel cast anche l’attore barese Alessandro Carbonara: classe 1981, vive a Roma da 15 anni, ha studiato a lungo con Gisella Burinato (della quale è stato anche assistente), poi i primi lavori a teatro e i ruoli in diverse serie televisive, tra cui Squadra Antimafia, Le mani dentro la città e Non dirlo al mio capo; fino al ruolo per il cinema nel film Terapia di coppia per amanti (2018) al fianco di Pietro Sermonti.
Nel 2016 gli studi al Susan Batson Studio di New York, grazie al quale ha lavorato nella sua prima produzione internazionale, la serie I Medici, con la regia di Christian Duguay.
Quanto a I May Destroy You (che probabilmente arriverà in Italia su Sky), Carbonara è stato scelto per l’episodio in cui le amiche Arabella (interpretata da Coel) e Terry (Weruche Opia) giungono in Italia per una vacanza.
«E lì saranno entrambi prede della seduzione italiana - spiega Alessandro -, non a caso la sceneggiatura ha incentrato parte della scrittura della puntata sul fascino che gli italiani spesso esercitano su persone provenienti dall’estero. Giovanni è il personaggio che interpreto: con lui Terry finisce a letto e sperimenta per la prima volta un “threesome”, il cosiddetto rapporto a tre».
Come è stato scelto nel cast della puntata?
«La mia agente mi aveva parlato di un provino che avrei potuto sostenere: ho presentato un self tape lo scorso giugno per un altro ruolo della serie, di cui mi ero quasi dimenticato. Poi la sorpresa: mi hanno chiamato a settembre per interpretare Giovanni. La prima scena da girare era quella delicata del rapporto a tre: prima di andare sul set, insieme all’altro attore italiano Alberto Brosio e a Weruche Opia, ci siamo avvalsi di un “intimacy coordinator”, ovvero di un coach con il compito di aiutare gli attori a gestire le scene di sesso più hot. Poi naturalmente ho girato anche altre scene in quella puntata».
Che esperienza è stata?
«Straordinaria. Una produzione e un set con un grande senso del rispetto e della professionalità, del dar valore al tuo lavoro, con un approccio in cui tutti sono alla pari, indipendentemente dal proprio lignaggio attoriale. E Michaela Coel è un vero talento».
Lei ha anche una grande passione musicale.
«Sì, dal 2017 sono frontman della band Stasera si Busca: omaggiamo Fred Buscaglione con dei concerti che grazie alla sinergia tra recitazione e musica si trasformano in veri spettacoli».