BARI - Ricostruire i muretti a secco utilizzando blocchi di legno ricavati dagli alberi d’ulivo infettati dalla Xylella e destinati all’abbattimento: è l’idea messa in pratica nell’installazione dal titolo L’amico ritrovato realizzata dallo stilista sardo Antonio Marras ad Alberobello. L'opera rientra nell’ambito di Land Art 50, programma di eventi artistici e culturali dedicato ai siti UNESCO di Puglia e Basilicata ideato da UnconventionArt, con Fondazione Dioguardi e Fondazione Casa Rossa e curato da Fabio De Chirico e Francesco Maggiore.
L’opera proposta da Marras nasce dalla volontà di ridare una nuova vita e nuova funzione al legno di ulivo degli alberi colpiti dalla devastante malattia. Piaga ancora senza cura. Il legno ferito diventa così supporto e sostegno del muretto a secco. Da malato grave si trasforma in elemento di forza e costruzione.
Si è concluso così il secondo Tavolo Territoriale, parte del progetto #LandArt50, ideato dall’Associazione Unconventionart in collaborazione con Fondazione Dioguardi e Fondazione Casa Rossa a cura di Fabio De Chirico e Francesco Maggiore. Sede di questo incontro, dopo Castel del Monte, è la Casa Rossa di Alberobello, luogo della memoria del Novecento dalle mille e più vite e storie.
Il muretto a secco della Casa Rossa di Alberobello, crollato e delimitato da anni da un triste nastro arancione di pericolo, è stato quindi ripristinato grazie alle maestranze di paretari locali dell’impresa EffeCiDi di Francesco Pezzolla, che sotto la direzione di Antonio Marras, ha ripreso forma grazie all'impiego di legno di ulivo secco che è stato inserito e integrato ai blocchi di pietra.
Il muretto si affaccia su una serie di orti terrazzati sui quali Antonio Marras ha scelto di ripiantare un albero secco, privo di vita, dal quale ha estratto il blocco più grande utilizzato per ultimare il muretto a secco. L’installazione intitolata “Attraversami il cuore” presenta un’apertura, una finestra, un passaggio di dimensione pari al blocco più grande, che consente di guardare attraverso il tronco permettendo un nuovo punto di vista sulla natura su cui si affaccia. Accanto, a fare da testimone, la memoria collettiva rappresentata dalla Casa Rossa.