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USA - Donald Trump, via ritratti di Clinton e Bush

 
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La Casa Bianca in Usa

La Casa Bianca in Usa

Spostati dal grande atrio della Casa Bianca ad una piccola sala

Sabato 18 Luglio 2020, 18:02

WASHINGTON - E’ una delle prime cose che, arrivando alla Casa Bianca, ospiti e capi di Stato di tutto il mondo hanno finora potuto ammirare: i ritratti di Bill Clinton e George W. Bush appesi nel Grand Foyer, l’ampio atrio della residenza presidenziale dove, per tradizione, campeggia l’effige degli immediati predecessori di un presidente in carica.

Sì, è vero, non c'è Barack Obama. Ma, visti i rapporti, è difficile che la cerimonia per svelare il ritratto del primo presidente afroamericano della storia possa aver luogo finché il padrone di casa sarà Donald Trump. Il tycoon ha però voluto regolare i conti anche con i Clinton e i Bush. Così - raccontano i testimoni - i due grandi quadri che raffigurano il 42mo e il 43mo presidente statunitense sono stati rimossi, spostati in una sala più piccola e poco utilizzata della Casa Bianca, la Old Family Dining Room. Insomma, se non messi in cantina o in soffitta poco ci manca.

Non è un caso, giurano in molti, ma un vero e proprio dispetto per colpire l’acerrima rivale Hillary, quella che Trump durante la campagna elettorale del 2016 voleva in galera, e per vendicarsi del 'tradimentò di Bush che più volte ha affermato di non aver votato e di non voler votare a novembre per il tycoon. Così al posto di Bill e George nel Grand Foyer sono spuntati i ritratti di due presidenti repubblicani: William McKinley, assassinato nel 1901, e il suo successore Theodor Roosevelt. Anche qui una provocazione, due nomi scelti non a caso, sempre più nel mirino delle proteste contro i simboli del passato. Di Roosevelt gli attivisti vorrebbero rimuovere statue e monumenti, e la città di New York in un’occasione lo ha già fatto. A McKinley vorrebbero invece strappare definitivamente l'onore di dare il nome alla montagna più alta del Nord America, quel Mount McKinley che si trova in Alaska ma che è un luogo sacro per i nativi. Ecco perché Obama nel 2015 gli restituì per decreto il suo vero nome: Denali. Nome che Trump è pronto a cancellare di nuovo.

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