Dopo l’esordio durante la Borsa Internazionale del Turismo di Milano, sarà presentato anche nel corso dell’edizione 2022 del Salone Nautico di Puglia – su iniziativa del Distretto Produttivo della Nautica da Diporto di Puglia - il progetto «Marine di Puglia\» che punta a valorizzare il settore nautico, con particolare riferimento al segmento diportistico. Nei «marina» e nelle aree connesse delle città dovranno svilupparsi buone pratiche di servizi di accoglienza e nuovi modelli di organizzazione efficiente che ruotano intorno alle real\à e alle istituzioni locali nonché alle Autorità Portuali. Questo il punto di partenza o, alla luce degli eventi degli ultimi anni, di ripartenza.
Dopo due anni di stop forzato per effetto della pandemia da Covid-19, infatti, la rete «Marine di Puglia», nata oltre due anni fa sul modello virtuoso del Consorzio delle Marine della Toscana, rilancia il suo progetto e si mette in vetrina proprio in occasione di eventi importanti come lo SNIM. Perché marine e mare vanno a braccetto con turismo, settore che dovrà superare una prova importante in questa fase di rilancio dell’economia a livello nazionale, europeo e globale.
E così il network «Marine di Puglia», che vanta un fil rouge che unisce tutte le strutture ricettive, da quelle più piccole a quelle di dimensioni più grandi, conta di intercettare nuove fette del mercato dei flussi diportistici e, parallelamente, elevare gli standard dei servizi. Anche nei due anni di fermo si è continuato a lavorare alacremente per cambiare il volto degli approdi turistici: non più «parcheggi di barche» ma «alberghi per yacht e maxi yacht», nonché luoghi di accesso alle perle paesaggistiche e culturali offerte dai territori che ospitano le varie strutture che fanno parte di questa rete virtuosa.
Sono 21 i porti che fanno parte di Marine di Puglia e che, nonostante la pandemia, hanno potenziato i servizi e migliorato le strutture per puntare con forza a raggiungere interlocutori e diportisti stranieri e per superare il limite della stagionalità. Raggiungere l’obiettivo significa, di conseguenza, creare un indotto importante anche sotto il profilo occupazionale; basti pensare alle tante figure professionali che ruotano stabilmente attorno ai marina.
Le professioni del mare, le università che attivano corsi specifici in materia, i progetti di internazionalizzazione, l’adozione di sistemi tecnologicamente avanzati se ieri rappresentavano un sogno, oggi sono realtà. Una realtà virtuosa che sarà illustrata nel corso del Salone Nautico di Puglia durante una conferenza stampa dal Distretto Produttivo della Nautica da Diporto di Puglia.