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Matera, Montemurro (Cna): «L’artigiano sia volano dell’intero territorio»

 
Enzo Fontanarosa

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Enzo Fontanarosa

Matera, Montemurro (Cna): «L’artigiano sia volano dell’intero territorio»

Scuola e lavoro: «Da qui devono partire le opportunità»

Mercoledì 27 Dicembre 2023, 13:55

MATERA - «Il tema del turismo a Matera è una delle incognite sul cui sviluppo ci si deve concentrare, non solo nel 2024, ma in prospettiva degli anni a venire». Il presidente di Cna Basilicata, Leonardo Montemurro, guarda alle prospettive dei visitatori in città, pensando anche a come allargare i flussi turistici nel resto del territorio non solo provinciale. La regione nella sua interezza, quale meta, resta l’obiettivo più ambizioso. Un contributo determinante a ciò è quello che può venire dall’artigianato, nelle sue varie articolazioni, quale attrattore turistico.

«La promozione come ogni strategia – continua – dovrà essere tener conto del nuovo piano di marketing dell’Apt. Anche se, preventivamente, occorre che la città rifletta e faccia scelte concludenti su che tipo di turismo intende privilegiare. Quello cosiddetto “mordi e fuggi” non va ostacolato, ma serve capire come dare più vigore a quello che tutte le città d’arte cercano. Cioè, pensare ai viaggiatori interessati a storia, cultura e tradizioni che non si limitano a una gita di poche ore ma che decidono di trascorrere una o più notti. Ancora nel 2023 mi pare che, in quanto a utilizzo delle strutture, come camere occupate, ci sia una riduzione rispetto al 2019. I flussi vanno ben analizzati e, a volte, non è da considerare solo la quantità di presenze. Uno studio più attento può far capire cosa davvero mettere in campo».

Montemurro ricorda come quest’anno, un risultato importante è venuto, ad esempio, «dal riconoscimento di “Matera Città della ceramica”. Nei giorni scorsi si è costituito il comitato tecnico-scientifico che curerà il disciplinare, che è l’ultima tappa per chiudere questa “pratica”». E ancora, Montemurro ricorda «le tre giornate dedicate al pane, una edizione “zero” di quello che può divenire un appuntamento, e quindi migliorabile, dove si è cercato di dare dignità a un’altra delle tradizioni che caratterizzano la città. Ma tutto questo mi porta ad affermare con forza che, forse, Matera debba fare un ulteriore sforzo in avanti per caratterizzarsi e connotarsi come città dell’artigianato». Pertanto «già dalle prime settimane del 2024 la Cna redigerà un manifeste da far arrivare nei Consigli comunali di Matera e del resto dei comuni della provincia perché riteniamo che il mondo dell’artigianato, che tanto ha dato in passato, può di sicuro ancora contribuire allo sviluppo del territorio. Un comparto che, purtroppo, per anni, è stato relegato in una posizione di subalternità culturale».

Il presidente regionale della Cna, poi, sposta l’attenzione sulla formazione delle giovani leve che potrebbero dare ulteriore impulso al settore: «Occorre garantire un raccordo maggiore tra il mondo dell’istruzione e formazione con quello del lavoro. Mediamente solo uno studente su tre si iscrive agli istituti tecnici e professionali, perché ritiene di avere risposte di carattere occupazionale. In regione c’è al momento un Istituto tecnico superiore (Its), cui se ne aggiungeranno solo altri due, rispetto agli otto in totale previsti. Serve però formare figure professionali, di cui hanno bisogno le imprese, come finalità principale. La Cna lucana non ha abbandonato le speranze di costituire la “Scuola delle arti e dei mestieri”, quale opportunità per quanti non lavorano e non studiano, fuoriusciti dal mondo della scuola e che non intendono ritornare a seguire quello schema. Si potrebbero avviare corsi sul turismo esperenziale che, partendo da Matera si estenderebbero poi all'intera regione, utilizzando anche il bando dell’Apt sul “Turismo delle passioni”. Abbiamo bisogno comunque del supporto delle Istituzioni che sia Apt, Regione, Amministrazione provinciale o Comune di Matera. Ognuno costruirebbe quel pezzo di strada che porterebbe a un obiettivo ambizioso ma ancora lontano».

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