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Policoro, è un miraggio la medicina d’emergenza

Policoro, è un miraggio la medicina d’emergenza

 
donato mastrangelo

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donato mastrangelo

Policoro, è un miraggio la medicina d’emergenza

Protesta davanti all’ospedale. L’ex sindaco Lopatriello: «Non siamo pacchi postali»

Sabato 11 Novembre 2023, 12:45

POLICORO - L’ultimo tassello di un mosaico sempre più frammentato all’ospedale Papa Giovanni Paolo II di Policoro, è il pensionamento del primario di Chirurgia senza la sua sostituzione. Ma con la coperta corta anche per Radiologia la sala operatoria non può che rimanere aperta se non per gli interventi programmati. E così il nosocomio ionico, che era nato come PSA, Pronto Soccorso Attivo, non può più garantire le emergenze.

Criticità che si aggiungono ad un inesorabile processo di smantellamento della struttura su cui punta l’indice anche il movimento politico “Policoro nel cuore” guidato dall’ex sindaco Nicola Lopatriello che ieri mattina ha organizzato un presidio davanti all’ospedale.

«Rivendichiamo il diritto alla salute - ha detto il consigliere comunale - perché i pazienti non possono essere dei pacchi postali trasportati a seconda delle necessità in altre strutture ospedaliere come quella di Matera perché Policoro è stata ridimensionata. Un tempo qui avevamo oltre dieci primari.

Si tratta di un ospedale con una utenza di oltre 120mila abitanti se consideriamo oltre al Metapontino, l’Alto Jonio della Calabria, la Val d’Agri e la Val Sarmento. In più la costa ionica ha una grande vocazione turistica, ragion per cui - ha proseguito Lopatriello - questo territorio va potenziato nei servizi e nelle prestazioni sanitarie». Oltre alle problematiche dell’emergenza - urgenza Franco Labriola del Comitato civico “l’Ospedale di Policoro non si tocca”, ha posto l’accento «sui lunghi tempi di prenotazione. Tra l’altro le strutture private convenzionate non possono più garantire determinati servizi perché è stato superato il tetto di spesa coperto dalla Regione».

Nei giorni scorsi in un incontro alla presenza del sindaco Enrico Bianco, il Comitato a sostegno dell’ospedale di Policoro aveva avanzato una serie di richieste nei confronti dell’Azienda Sanitaria Matera; in particolare la copertura di posti vacanti di medici e primari con previsione di copertura anche di quelli in prepensionamento; la copertura della pianta organica di OSS e infermieri; concorsi per medici e dipendenti amministrativi; risposta immediata alle richieste di prestazioni gratuite da parte di primari in pensione che hanno comunicato ufficialmente all’Azienda sanitaria la loro disponibilità; Pronto soccorso attivo funzionante H24 con disponibilità di radiodiagnostica, laboratorio, consulenze specialistiche, anestesia e cardiologia. Dopo la manifestazione pro ospedale del dicembre 2022 il Consiglio comunale si era riunito in sessione straordinaria approvando un documento con cui si sollecitava la Regione «a mettere in campo tutte le azioni volte al rilancio del presidio con l’attuazione piena della Legge regionale 12 gennaio 2017 sul punto in cui viene sancito che l’Ospedale di Matera e di Policoro costituiscono «un’unica articolazione ospedaliera per acuti, aprendo alle funzioni di unico Dea della provincia di Matera con i due presidi ospedalieri di Matera e Policoro, con immediato ripristino delle unità operative complesse e ampliamento dell’organico sanitario».

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