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Matera, insorge il sindaco: «È fuga di pazienti la Regione ha fallito»

 
Donato Mastrangelo

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Donato Mastrangelo

Matera,  insorge il sindaco: «È fuga di pazienti la Regione ha fallito»

Bennardi attacca: promesse disattese e reparti che si vuotano, soltanto adesso ci si accorge di una crisi che parte da lontano e ha il suo epilogo politico

Domenica 13 Agosto 2023, 15:19

MATERA - Liste di attesa infinite, pazienti in fuga verso altre strutture fuori regione o peggio ancora impossibilitati a curarsi e sullo sfondo l’assenza di una visione strategica per un cambio di paradigma che risollevi l’agonizzante» sanità lucana. È questo in sintesi il concetto ribadito ieri dal sindaco Domenico Bennardi.

«Parte da molto lontano - sostiene - la crisi della sanità lucana che solo oggi ha il suo prevedibile epilogo politico. È partita da qualche giorno, l’indignazione a suon di comunicati stampa per l’imbarazzante questione relativa al direttore generale alla Sanità della Regione Basilicata, che alla fine si è dimesso prima di tornare sui nodi cruciali. Questioni di presunte molestie sessuali su cui ora bisogna fare luce, ma che rappresentano l’ennesimo picco negativo nel lungo trend in perdita della sanità lucana. Sorprende, però, leggere solo ora attacchi e critiche verso un sistema sanitario regionale che non è certamente in crisi da agosto, dopo che l’ennesimo cittadino lucano ha raccontato le proprie vicissitudini sulle liste d’attesa, o dopo la fine di un altro dirigente alla sanità in Basilicata. Dove erano il senatore Rosa, il deputato Caiata, il commissario della Lega Basilicata, Pepe, quando per due anni le massime cariche cittadine di molti Comuni, autorità sanitarie locali ed i sindaci della provincia di Matera hanno manifestato con i sindacati a Potenza? Dov’erano quando siglavamo patti sulla sanità a cui nessuno ha mai risposto, quando abbiamo convocato consigli comunali e provinciali aperti sulla sanità, uno a Pisticci e uno a Matera, oltre a conferenze dei sindaci e grida d’allarme sulla stampa? I lucani stanno rinunciando alle cure, all’assistenza per l’impossibilità di trasferirsi, per mancanza di fiducia, per rassegnazione. La causa della fuga di pazienti dalla Basilicata è tutta qui. Ed è vergognoso prenderne consapevolezza solo ora. Da Roma arriva la notizia che il Governo ha ripartito le somme per il Fondo sanitario: alla Basilicata solo 14 milioni e non sono assolutamente sufficienti. Abbiamo reparti e Unità che si stanno svuotando di pazienti e personale sanitario. Non parlo solo di camici bianchi, servono subito infermieri, tecnici di laboratorio, assistenti sanitari, operatori socio-sanitari. La carenza di personale medico e sanitario, è questione nazionale? Si concentrino i nostri parlamentari su scelte coraggiose ma risolutive: aumentare la soglia dell’età pensionabile per i medici convenzionati; coinvolgere il più possibile gli universitari, consentendo l’immediata assunzione di giovani medici, anche specializzandi, che possano essere assunti già mentre concludono il loro percorso di specializzazione; eliminiamo il numero chiuso dalle facoltà di Medicina, perché la vera selezione si fa sul campo; ai bandi di concorso si presentano meno medici rispetto ai posti a concorso? Rendiamo più attrattivi i nostri concorsi e le nostre strutture ospedaliere, anche da un punto di vista professionale. Facciamo in modo che rimangano in regione per dieci anni, altrimenti assisteremo sempre a questo nomadismo e svuotamento dei reparti».

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