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Seconda ondata di Covid, la Basilicata raddoppia i posti in rianimazione

 
antonella inciso

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antonella inciso

E non c’è ancora la strumentazione per l’ospedale del Qatar

Mercoledì 19 Agosto 2020, 10:19

Basilicata - Lo scenario peggiore: prepararsi allo scenario peggiore. Il timore c’è anche se nessuno lo ufficializza. La Basilicata si prepara ad una eventuale seconda ondata di coronavirus e lo fa ragionando su quello che può essere lo scenario peggiore ossia un aumento esponenziale dei contagi, con relative ospedalizzazioni. Per questo l’intento è raddoppiare il numero dei posti in terapia intensiva. E nel contempo essere pronti ad ospitare, nei diversi reparti legati al Covid (dalla Pneumologia alla Medicina infettiva) circa 105 pazienti (come avvenuto in Basilicata durante il picco dei contagi nella fase di emergenza).
Ad oggi, infatti, in tutte le strutture ospedaliere lucane i posti letto della Terapia intensiva sono tra i 25 ed i 30.

Entro settembre, invece, dovrebbero diventare almeno 55, così come viene previsto anche dalle linee guida nazionali sugli ospedali. Cinquantacinque posti di rianimazione che non saranno limitati all’emergenza coronavirus ma resteranno nella pianta organica delle strutture sanitarie lucane sempre, così come viene sollecitato dalle indicazioni ministeriali. Più posti letto, dunque, ma anche più medici, infermieri e personale socio - sanitario per poterli gestire: in questa direzione vanno alcune delibere che sono state approvate nei giorni scorsi e che prevedono nuove assunzioni di personale nelle strutture sanitarie lucane.

Assunzioni che serviranno in particolare per potenziare le terapie intensive ma anche per rafforzare gli altri reparti coinvolti nell’emergenza ed i 105 posti letto previsti.

Insomma, un lavoro articolato per arrivare, al massimo entro settembre, ad un piano strutturato e ramificato di interventi. Ma mentre la Regione va avanti nel lavoro di potenziamento dei reparti alcune incognite riguardano l’ospedale da campo donato dal Qatar. Dopo settimane di attesa, le strutture montate nelle vicinanze degli ospedali di Potenza e di Matera sono ancora prive delle strumentazioni necessarie, a cominciare dai posti letto. Strumentazioni che lo stesso Qatar avrebbe dovuto dare alla Basilicata. Dopo aver già in passato sollecitato, ora, la Regione ha chiesto l’intervento del Ministero della Salute per provare ad accelerare ed arrivare ad una consegna in tempi brevi.

L’obiettivo, infatti, resta quello di ultimare le strutture nel minor tempo possibile. Soprattutto, prima dell’inizio dell’epidemia influenzale. Questo perché l’indicazione del Dipartimento Sanità è di impiegare gli ospedali da campo come pre triange in caso di sintomi simil Covid. Una sorta di «Pronto soccorso» distaccato dove i pazienti arrivano, possono essere monitorati e tenuti sotto osservazione in attesa dei controlli, evitando così i contatti nel Pronto soccorso che, invece, potrà essere utilizzato per tutte le altre patologie. Insomma, questa la strategia della Regione. Un piano che, però, prima di tutto deve fare i conti con tutta la strumentazione che deve arrivare dal Qatar.

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