Si presenta all’ospedale di Policoro con un’infezione alle vie urinarie, ma i sanitari si rifiutano di assisterla per timore che abbia il Covid. È la brutta avventura raccontata da una 26enne di Policoro che sabato scorso viene portata dai familiari al Pronto soccorso dell’ospedale cittadino. Ha febbre alta e dolori ai reni, cioè i sintomi classici di un’infezione. Ma, stando al racconto dei familiari della giovane, al Pronto soccorso si sarebbero rifiutati di visitarla. «Un infermiere ci ha detto che saremmo dovuti andare fino a Matera perché al Madonna delle Grazie c’è il reparto Covid, ma i suoi sintomi, febbre a parte, non erano legati al Covid». Il problema, spiegano sempre i familiari della 26enne, è che «nessuno in quel momento ha cercato di capire se la febbre fosse legata a quei dolori ai reni». La giovane decide così di tornarsene a casa.
Il giorno dopo la febbre permane, i dolori aumentano e la 26enne ci riprova andando nuovamente all’ospedale di Policoro. Questa volta è un medico, sempre del pronto soccorso, ad opporre nuovamente il rifiuto. «Non prendiamo pazienti con la febbre», dice inflessibile il camice bianco, anche se in questo caso la febbre col Covid non c’entrerebbe nulla, visti i persistenti dolori ai reni. Il medico le ribadisce di andare a Matera e questa volta la ragazza segue il consiglio. Al Madonna delle Grazie la diagnosi è presto fatta: un’infezione alle vie urinarie e così viene deciso il ricovero nel reparto di Medicina. Un caso che conosce molto bene l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, di professione medico, secondo il quale i sanitari dell’ospedale di Policoro «hanno applicato in maniera un po’ troppo rigida il protocollo anti Covid che però esiste. Io da medico – aggiunge Leone – l’avrei almeno visitata, anche se con le dovute cautele. Tra l’altro, all’ospedale di Policoro c’è uno spazio dedicato al pre-triage», e quindi la paziente poteva quanto meno essere visitata.