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Bari, Agrilevante: «Hi-tech e giovane, così la nostra agricoltura»

 
nicola pepe

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Bari, Agrilevante: «Hi-tech e giovane, così la nostra agricoltura»

Il sottosegretario La Pietra: «A metà ottobre il prezzo del grano. Xylella? Per anni solo parole»

Sabato 07 Ottobre 2023, 13:59

BARI - Il sottosegretario Patrizio La Pietra (Fratelli d’Italia), ha inaugurato la nuova edizione di Agrilevante a Bari. Una rassegna che ha ripreso vigore dopo la pausa forzata del Covid. Un settore, tuttavia segnato da difficoltà. «Agrilevante rappresenta un'importante opportunità per le nostre imprese per rafforzare e ampliare il proprio mercato in ambiti dove sono già presenti con successo, come ad esempio nel bacino del Mediterraneo, dell'Europa balcanica e del Medio Oriente. L’agricoltura è chiamata a svolgere un ruolo da protagonista non solo nelle realtà emergenti, per le quali la sicurezza alimentare rappresenta un problema prioritario, ma anche per un Paese come l’Italia, che si caratterizza da sempre per l’eccellenza delle sue produzioni. In particolare su questo tema la presenza costante e determinata in Europa del ministro Lollobrigida, ha consentito finalmente all’Italia un ruolo attivo negli indirizzi europei, mettendo al centro gli interessi nazionali e quindi dei nostri imprenditori»

Si può fare di piuù?
«Il nostro sistema agricolo può elevare ancora di più i suoi standard qualitativi attraverso una strategia di sistema, con una collaborazione di lungo periodo fra tutti gli attori della filiera. In questa prospettiva è necessario potenziare gli strumenti di incentivazione finalizzati al rinnovamento e all’ammodernamento del parco macchine, la cui età avanzata non soddisfa i requisiti produttivi della moderna agricoltura. Per questo è necessaria un’interlocuzione forte e pragmatica a tutti i livelli di governance, quello europeo, quello nazionale e quello regionale».
L’agricoltura rappresenta un motore per l’economia, nonostante le mille difficoltà. Ad esempio l’altalena del prezzo del grano.
«Viviamo una situazione estremamente complicata a causa della crisi internazionale legata alla guerra in Ucraina, che sta influenzando l’andamento dei prezzi del grano. Dobbiamo fare fronte a questa altalena dei prezzi e anche per queste ragioni, dopo anni di inattività, è tornata a riunirsi la Commissione sperimentale nazionale grano duro ed è stato un momento di svolta concreta per l’intero comparto. Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Copagri, Liberi Agricoltori, per la parte agricola e Italmopa per la trasformazione, tutti riuniti insieme al Masaf per trovare la sintesi e aiutare il settore ad affrontare la crisi. Dall’incontro siamo usciti con la volontà unitaria di far ripartire la CSN, che rappresenta uno strumento necessario per la determinazione del prezzo del grano duro e che sarà operativa già da metà ottobre. Un primo passo per il rilancio del settore, che necessita di ulteriori interventi strategici, a partire dall’incentivare gli accordi di filiera».

Puglia regione del vino, dell’olio, in vetta alla classifica per il biologico. Il tema della sostenibilità pur appassionando i consumatori, sembra allontanarli per i prezzi.
«Il biologico è strategico per ottenere una reale sostenibilità ambientale abbinata con quella legata alla sostenibilità produttiva. Dobbiamo però tenere conto della necessità di mantenere l'equilibrio sociale. In Italia l’attenzione per il comparto biologico è in costante aumento da anni e dobbiamo continuare a sostenerlo, al pari di tutta la nostra produzione agricola, sia in termini economici sia in termini culturali, valorizzando il legame tra territorio, cibo e salute. Intediamo centrare questo obiettivo attraverso un modello che darà attenzione al lavoro e che perseguirà sempre l'elemento della qualità, messa oggi a repentaglio da sistemi di etichettatura ideologici e non informativi, come nel caso del Nutriscore. Ai cittadini consiglio certamente attenzione ai prezzi, ma anche attenzione a messaggi fuorvianti che vorrebbero mettere sullo stesso piano un prodotto biologico e un altro iper-processato, che però può fare la fortuna economica di qualche lobbies alimentare estera».
Il mondo agricolo sembra coinvolgere sempre di più i giovani. Un ripiego o segno di una innovazione tecnologica e un approccio sempre più manageriale?
«Stiamo riscontrando che i giovani scelgono sempre più il mondo dell'agricoltura, come evidenziato dal successo della misura Generazione Terra di Ismea, che finanzia fino al 100% l'acquisto di terreni da parte dei giovani. Tantissime richieste, più della metà da parte di laureati o diplomati, tanto da far esaurire in un solo mese i 60 milioni di euro messi a disposizione. L'agroalimentare si dimostra ancora una volta un settore ricco di opportunità e prospettive per chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro. Continueremo a muoverci in questa direzione, lavorando sulla formazione delle nuove generazioni e garantendo strumenti concreti per chi vuole investire il proprio futuro nell'agricoltura».
La presidente di Federunacoma registra un rallentamento delle agevolazioni statali a causa dei ritardi legati soprattutto all'applicazione del PNRR e del Fondo per l’innovazione.
«Il Governo si è mosso e lo ha fatto mettendo a disposizione 500 milioni nel PNRR per l’acquisto di macchinari ed attrezzature, di cui 100 sono per i frantoi. Abbiamo concluso le nostre procedure e ora attendiamo che le Regioni pubblichino i relativi bandi. 225 milioni vanno sul fondo innovazione e per queste risorse credo che entro fine mese partiranno anche qui i bandi relativi. A questi fondi si aggiungono altri 225 milioni stanziati nel decreto ASSET per le zone alluvionate. Ulteriori 2 miliardi, di cui stiamo aspettando l’ok definitivo, che si sommano agli 800 milioni già stanziati per i contratti di filiera. Sottolineo che stiamo parlando di quasi 4 miliardi di risorse per modernizzare l’agricoltura, evidenza concreta della centralità dell'agricoltura nell'agenda politica dell'Esecutivo Meloni».

La Puglia è una regione che ancora oggi continua a leccarsi le ferite del dramma della xylella. Un patrimonio di ulivi devastato: si poteva evitare?
«Si poteva e si doveva evitare. Il tema della xylella è sentitissimo e forse in questi anni non si è avuta la giusta attenzione e metodologia nell’arginare questo fenomeno, che si è abbattuto su interi territori della Puglia distruggendo una produzione, che è fondamentale per l’economia locale e nazionale. Ho visto di persona i danni prodotti dalla xylella, ho fatto mia l’amarezza degli agricoltori colpiti e ribadisco la volontà mia, del Masaf e dell’intero governo di mettere freno definitivamente a questo fenomeno, che fin troppi danni ha causato allargandosi a macchia d’olio sui nostri ulivi, mentre gli anni passavano discutendo su come gestirlo».

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