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Agrilevante al via da domani a Bari: un laboratorio per l’agricoltura del Mediterraneo

 
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Agrilevante al via da domani a Bari: un laboratorio per l’agricoltura del Mediterraneo

Nei quattro giorni della rassegna più di 5 mila i modelli esposti da 350 case costruttrici, 50 delle quali estere in rappresentanza di 20 Paesi

Mercoledì 04 Ottobre 2023, 19:23

19:59

BARI - Si apre domani a Bari la settima edizione di Agrilevante, la grande rassegna della meccanica agricola per il Mediterraneo che torna in scena dopo la sospensione imposta nel 2021 dall’emergenza sanitaria. Dal 5 all’8 ottobre, nel quartiere fieristico pugliese, sono protagoniste 350 case costruttrici che espongono oltre 5 mila modelli di macchine e attrezzature, e relativa componentistica, per l’agricoltura e la cura del verde; tecnologie in grado di soddisfare ogni esigenza delle filiere tipiche del bacino mediterraneo.

Ma Agrilevante non è soltanto un evento di natura commerciale e promozionale, è un’occasione di confronto sui modelli di sviluppo dell’economia primaria e sulle opportunità di collaborazione fra i Paesi della regione mediterranea. La caratura internazionale della kermesse è confermata dalla partecipazione di 50 aziende estere in rappresentanza di 20 Paesi e dalla presenza di delegazioni ufficiali di operatori esteri provenienti da 27 Paesi, organizzata dall’Agenzia ICE e da FederUnacoma.  «La manifestazione - ha detto Simona Rapastella, direttore generale dell’associazione dei costruttori FederUnacoma, nel corso della conferenza stampa tenutasi alla vigilia della kermesse - accende i riflettori su un patrimonio tecnologico che è in grado di rispondere alle sfide della produttività e della sostenibilità, ed è nello stesso tempo un laboratorio di cooperazione tecnica, economica e politica».

"Nei quattro giorni della manifestazione  - hanno spiegato in conferenza stampa gli organizzatori di FederUnacoma - sono stati calendarizzati più di 40 appuntamenti tematici, fra seminari, workshop, progetti di istruzione e formazione in campo agronomico e agromeccanico, ed incontri sui grandi temi economico-politici, come il convegno sulla valorizzazione delle economie agricole africane o quello dedicato ai cambiamenti climatici e alla gestione dell’acqua".

Ma il focus di Agrilevante, come sempre, è sull’innovazione, con la premiazione del concorso “Novità Tecniche” e con l’area specificamente dedicata, all’interno del Padiglione Nuovo, ai dispositivi elettronici avanzati per l’agricoltura di precisione e per la digitalizzazione delle aziende agricole. L’elettronica avanzata, insieme con i robot agricoli, è protagonista in fiera con prove dimostrative in un’apposita area esterna che rappresenta una delle novità di questa edizione. “D’altro canto – è stato ricordato da Simona Rapastella in conferenza stampa – il processo di automazione e digitalizzazione dell’agricoltura è ormai pienamente avviato, e trova applicazioni non soltanto nelle grandi coltivazioni estensive ma anche nelle colture specializzate e nelle produzioni di nicchia, potendosi le nuove tecnologie adattare ad ogni modello di impresa agricola”.

“La Nuova Fiera del Levante è orgogliosa del ritorno di Agrilevante dopo quattro anni di sosta forzata a causa dell’emergenza sanitaria“,  ha concluso il suo presidente Gaetano Frulli intervenuto all’incontro con la stampa. “Da sempre vicina allo sviluppo delle economie agricole del territorio e del Mezzogiorno ma anche dei Paesi del bacino del Mediterraneo, la Fiera ospita la kermesse internazionale nella convinzione che il suo obiettivo non è solo quello di ampliare la conoscenza e le occasioni di confronto in materia di agricoltura ma è anche quello di conoscere strategie di nuovi modelli di sviluppo nelle diverse aree agricole interessate, modelli che non possono prescindere dall’innovazione e dalla tecnologia più avanzata. Dunque l’obiettivo della Fiera del Levante è sempre più quello di realizzare fiere specializzate e di settore”.   

Mercato Italia: trattrici in calo del 10%

Nei primi otto mesi dell’anno cala il mercato italiano delle trattrici e dei rimorchi, mentre risultano in attivo le altre tipologie di macchine. Le immatricolazioni di trattrici - secondo i dati elaborati da FederUnacoma (l’associazione italiana dei costruttori) sulla base delle registrazioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - indicano nel periodo gennaio-agosto un calo per le trattrici del 10% rispetto allo stesso periodo del 2022, e un calo per i rimorchi pari al 7,5%, mentre le mietitrebbie segnano +28,5%, le trattrici con pianale di carico +24,8 e i sollevatori telescopici +11,6%. Il mercato italiano delle trattrici accusa una flessione più consistente rispetto alla media europea che, secondo i dati del Comitato europeo dei costruttori CEMA, nei primi otto mesi dell’anno registra una flessione del 3%.

Sull’andamento del mercato nazionale pesano, oltre all’incertezza economica e all’aumento dei prezzi e dei tassi d’interesse - ha sostenuto la presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio nel corso della conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio alla Fiera di Bari alla vigilia della rassegna di Agrilevante - anche la riduzione degli incentivi pubblici per l’acquisto dei macchinari agricoli. Dopo essere stati un fattore trainante negli ultimi anni - anche per la presenza simultanea di più incentivi (vedi il PSR, il Decreto 4.0, la misura INAIL per le macchine con elevati standard di sicurezza, la Legge Sabatini per i beni strumentali) - le agevolazioni statali registrano ora un rallentamento a causa dei ritardi legati soprattutto all'applicazione del PNRR e del Fondo per l’innovazione varato dal Governo. In questo contesto la Regione   Puglia sconta anch'essa una flessione degli acquisti (-19%), registrando nei primi otto mesi un totale di 986 trattrici immatricolate (in prevalenza nelle province di Foggia e Bari, con rispettivamente 309 e 252 unità) contro le 1.219 immatricolate nello stesso periodo dell'anno scorso. La Regione vede ancora distanti i cospicui fondi ad essa assegnati nell'ambito del PNRR - è stato spiegato nel corso della conferenza - se è vero che nella ripartizione dei 400 milioni di euro complessivamente destinati alla meccanizzazione agricola più di 47 milioni sono destinati alla Puglia, la quota in assoluto più consistente fra le Regioni italiane.

«Il processo di rinnovamento del parco agromeccanico pugliese non deve rallentare - ha concluso Mariateresa Maschio - in considerazione della necessità di sostituire i vecchi modelli con mezzi di nuova generazione. Il parco trattrici, che in Puglia conta ad oggi 138.900 unità, pari al 7% del totale nazionale, è composto in larga misura da mezzi obsoleti, spesso non adeguati alle necessità di un’agricoltura sempre più competitiva».

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