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Bullismo, 15enne leccese
«alfiere della Repubblica»

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Bullismo, 15enne leccese«alfiere della Repubblica»

Mercoledì 21 Dicembre 2016, 10:50

Un giovane salentino insignito del titolo di «Alfiere della Repubblica» dal presidente Sergio Mattarella. Si tratta del 15enne Giorgio Armillis, studente dell’istituto «Galilei-Costa» di Lecce.
Tra i valori che gli sono stati riconosciuti, il senso di responsabilità, la maturità, il rispetto per le istituzioni (la scuola ed i suoi alti valori formativi in primis) e l’impegno civile dimostrato nel contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo: Giorgio è infatti anche uno dei membri fondatori del movimento «Mabasta».
La cerimonia ha avuto luogo presso il Quirinale alla presenza di importanti autorità nazionali. Queste alcune parole del presidente: «Avete compiuto degli atti davvero importanti, con impegni collettivi e personali che vi sono costati spesso sacrificio - ha detto - ma certamente questo vi ha assicurato una ricompensa grande: la consapevolezza di aver fatto del bene a chi vi sta intorno, di aver contribuito a rendere migliore la vita insieme».
La prestigiosa onorificenza è stata introdotta nel 2010 dall'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed è riservata agli studenti italiani e stranieri nati in Italia o che abbiano frequentato con profitto le scuole italiane per almeno cinque anni. Dalla sua istituzione, solo 44 giovani hanno ottenuto questo riconoscimento a fronte di tantissime proposte che giungono ogni anno al segretariato generale della presidenza della Repubblica per essere sottoposte al vaglio di una specifica Commissione.
Fiera e giustamente orgogliosa la dirigente scolastica del «Galilei-Costa», Addolorata Mazzotta, invitata dal Quirinale ad accompagnare Giorgio (insieme ai suoi genitori) e a partecipare alla cerimonia.
La storica scuola leccese continua così a conquistare importanti riconoscimenti. Negli ultimi mesi, infatti, grazie alle attività intraprese con «Mabasta», gli studenti della classe 2^A hanno ricevuto diversi inviti a partecipare ad incontri in giro per il Paese, tra cui anche la presentazione del progetto alla presidente della Camera Laura Boldrini e all’ex ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
Oltre ovviamente alla notizia di questi giorni, per cui il docente di Informatica della scuola, Daniele Manni (curatore anche del progetto «Mabasta») è nella rosa dei 50 finalisti all’Italian Teacher Prize, il premio «nobel» nazionale dedicato agli insegnanti.

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