Un primo caso di infezione da West Nile è stato accertato in provincia di Lecce. Si tratta di un donatore abituale di sangue, di 46 anni, che questa mattina si è recato come di consueto al centro trasfusioni dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce per fare una donazione di sangue ma quando si è sottoposto al test obbligatorio è risultato positivo al virus della Febbre del Nilo Occidentale. La Asl informa che la donazione quindi non è stata fatta e il paziente, che è asintomatico, sta bene ed è tornato a casa. I famigliari verranno monitorati per verificare se anche loro abbiano contratto i virus.
In una nota la Asl di Lecce sottolinea che ' individuazione del virus West Nile nel sangue del donatore è avvenuta grazie all’esecuzione del test Nat (Nucleic Acid Test), «che viene eseguito sempre prima di ogni donazione nella provincia di Lecce, e che è in grado di rilevare frammenti di materiale genetico (DNA o RNA) di un virus nel sangue».
La Asl evidenzia «che tutti i Centri trasfusionali di ASL Lecce, grazie proprio all’esecuzione del Nat test, garantiscono donazioni sicure e in grado di riscontrare la presenza del virus. I Servizi veterinari del dipartimento di Prevenzione proseguono le attività di sorveglianza nei confronti degli animali riconosciuti possibili vettori ed è stata intensificata la campagna di monitoraggio nei confronti degli insetti». «La situazione - prosegue Asl - allo stato è del tutto sotto controllo. Tuttavia si invitano i cittadini a proteggersi dalle punture e ad evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente: usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto; usando le zanzariere alle finestre; svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante, cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali, riponendo le 'piscinette' per i bambini in posizione verticale, quando si finisce di usarle.
IL COMMENTO DELL'ASSESSORE PIEMONTESE
«Il sistema di controllo ha funzionato». Così l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Piemontese commenta l’individuazione del primo caso asintomatico di west nile nel Salento. «Il caso è stato identificato precocemente, grazie alla collaborazione tra i centri trasfusionali, i dipartimenti di prevenzione e i laboratori regionali. L’uomo - dichiara ancora Piemontese - è in buone condizioni di salute e non presenta al momento alcuna sintomatologia. Anche negli anni scorsi ci sono stati dei casi nella nostra regione, la sorveglianza attiva consente di agire subito e di evitare rischi per la salute pubblica». «Tutte le strutture sanitarie regionali sono al lavoro, insieme ai servizi veterinari e alle amministrazioni locali - prosegue l’assessore - per garantire un presidio continuo sul territorio. È in corso un monitoraggio entomologico sulle zanzare vettore e un’attività di sorveglianza passiva sugli uccelli selvatici, sia rinvenuti che catturati. «Abbiamo attivato una collaborazione costante con i Comuni per mappare le aree da sottoporre a disinfestazioni mirate, già in corso in diverse zone della provincia di Lecce - conclude - Continuiamo a monitorare l’evoluzione della situazione ora per ora, sulla base dei dati forniti dai laboratori regionali, dall’Istituto Zooprofilattico della Puglia e della Basilicata e dalle indagini epidemiologiche in corso». Le misure di prevenzione già comunicate a livello nazionale restano valide: evitare ristagni d’acqua, proteggersi dalle punture di zanzara, segnalare tempestivamente eventuali casi sospetti.