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Anziana 87enne morta in casa a Rovereto, arrestato il figlio residente a Lecce. La Procura: l'ha uccisa lui

 
Redazione online

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Anziana 87enne morta in casa a Rovereto, il figlio arrestato a Lecce. La Procura: l'ha uccisa lui

Svolta nelle indagini per la morte di Annamaria Sartori: il 61enne Giovanni Gabrielli era l'unica persona trovata in casa al momento del decesso

Martedì 24 Giugno 2025, 12:00

15:19

C’è una svolta nelle indagini sulla morte di Annamaria Sartori, l’87enne trovata priva di vita nella sua abitazione di via Sticotta a Rovereto la sera del 15 giugno. Il figlio maggiore, Giovanni Gabrielli, 61 anni, residente a Lecce, è stato arrestato su disposizione della Procura di Rovereto. A suo carico è stato emesso un provvedimento di custodia cautelare.

Fin dalle prime ore successive al ritrovamento del corpo, Gabrielli era stato iscritto nel registro degli indagati. All’arrivo dei carabinieri, era stato trovato in lacrime accanto al cadavere della madre, senza riuscire a fornire spiegazioni convincenti su quanto accaduto. Poche ore dopo aveva accusato un malore ed era stato ricoverato all’ospedale di Arco.

Gli accertamenti disposti dalla magistratura hanno rapidamente escluso l’ipotesi di una morte naturale. L’autopsia ha rilevato ematomi sospetti sul corpo dell’anziana, non riconducibili a cadute accidentali né a lesioni provocate da armi o oggetti contundenti. Ulteriori approfondimenti medico-legali sono ancora in corso e i risultati completi sono attesi nelle prossime settimane, ma i primi riscontri hanno convinto gli inquirenti a procedere con l’arresto.

Secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, Gabrielli sarebbe stato l’unica persona presente in casa al momento del decesso della madre. L’uomo, che vive a Lecce ma si trovava in Trentino per assistere l’anziana, avrebbe passato con lei le ultime ore di vita.

La Procura di Rovereto, che coordina le indagini, sta lavorando per ricostruire in modo puntuale le ultime ore di vita di Annamaria Sartori. I rilievi eseguiti nell’abitazione e le testimonianze raccolte in questi giorni avrebbero rafforzato il quadro accusatorio nei confronti del figlio. Al momento, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sui dettagli dell’arresto, eseguito nei giorni scorsi in Puglia.

La comunità di Rovereto è scossa per l’accaduto. Annamaria Sartori era conosciuta nel quartiere per la sua riservatezza e per il forte legame con la famiglia. L’ipotesi che a causarne la morte possa essere stato un gesto violento all’interno del nucleo familiare lascia spazio a dolore e sconcerto.

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