Domenica 07 Settembre 2025 | 22:23

Lecce, «sporcaccioni» nel mirino: in vista fototrappole e multe

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

Lecce, «sporcaccioni» nel mirino: in vista fototrappole e multe

Ma per il via alle sanzioni serve un cambio del regolamento. L’assessore Martini: «Danni enormi a causa degli incivili»

Mercoledì 12 Febbraio 2025, 13:26

Non si può fare la lotta all’abbandono dei rifiuti continuando ad affastellare denunce in Procura: necessario cambiare il regolamento comunale per prevedere contravvenzioni. A breve, con la sottoscrizione del protocollo in Procura, il Comune di Lecce sarà dotato di nuove fototrappole, droni e risorse per monitorare le zone prese di mira dagli incivili, ma è necessario chiedere i soldi subito a chi non rispetta le regole.

È il quadro emerso nella Commissione Ambiente convocata ieri mattina a Palazzo Carafa dalla presidente Fabiola De Giovanni. Il dirigente del settore Ambiente, Francesco Magnolo, ha spiegato che le criticità nelle marine di Lecce, a San Pio, Santarosa, nel quartiere Leuca, dove l’abbandono dei rifiuti resta uno spettacolo indecoroso, non sono superate. «In passato sono state usate diverse volte le telecamere, ma ultimamente è diventato più difficile, a causa di una modifica legislativa nazionale, che ha trasformato anche l’abbandono di una singola busta in reato penale. I giudici sono oberati di lavoro e non stanno molto dietro a questi reati. Avviene la stessa cosa per l’abbandono di animali. Il risultato è che funzionava come deterrente molto di più la sanzione amministrativa da 300/400 euro. Stiamo riformulando il regolamento sulla gestione dei rifiuti introducendo una contravvenzione per queste situazioni».

In altre parole, attaccare il patrimonio di chi non rispetta le regole (con pignoramento in caso di mancato pagamento) anziché la fedina penale, oppure attaccarli tutte e due, può essere molto più efficace. La linea è confermata dall’assessore all’Ambiente, Severo Martini, che non era presente in Commissione: «C’è l’intenzione di avvalersi delle fototrappole una volta modificato il quadro normativo e regolamentare. Non ci siamo ancora mossi perché attualmente non c’è un vero deterrente. Si può puntare sulla contravvenzione, ma la modifica del regolamento deve passare in Consiglio. Tutte le zone periferiche e persino le traverse della superstrada per Maglie, via vecchia Merine, valle della Cupa sono quotidianamente sporcate da chi abbandona rifiuti: il danno economico è enorme».

Intanto è stato ultimato il Ccr (centro comunale di raccolta) di Frigole per gettare ingombranti e altri materiali. Anche questo servizio in più può scongiurare abbandoni. I consiglieri Marco De Matteis e Cristian Gnoni ricordano l’intervento della precedente amministrazione che introducendo la Tari sociale ha cercato di scongiurare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti da parte delle fasce più deboli della popolazione. «Con le fototrappole scoprimmo persone regolarmente registrate che abbandonavano rifiuti», spiega De Matteis, che ritiene necessario riprendere il progetto del «controllo casa per casa». Il consigliere di maggioranza, Alessio Poso, ha sottolineato che molto spesso chi viene pizzicato ad abbandonare rifiuti non è residente nelle marine: «Alcune ditte incaricate di svuotare appartamenti pensavano bene di liberare i camion nelle marine leccesi». L’iniziativa prefettizia unita alla modifica del regolamento dovrebbe garantire una sterzata nel campo della lotta all’abbandono dei rifiuti.

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