GALLIPOLI - Il castello cittadino ospiterà, da domani, due mostre del tutto inedite. Non solo: il momento inaugurale dettaglierà un progetto di grande interesse storico. Intanto, le mostre. Una, consentirà di apprezzare Natività e statuine realizzate a cominciare dall’800, manufatti artistici di una collezione privata attenta alla tradizione meridionale del presepe. L’altra mostra riunisce riproduzioni, realizzate in scala mediante stampante in 3D, di polene di navi e di artiglieria in bronzo fusa a Gallipoli nel XVI secolo. Le polene rappresentano personaggi del mito e della storia, animali, uccelli, angeli, e proprio per questo la mostra s’intitola «Angeli di prua e demoni della guerra». Dove i demoni sono le armi da fuoco riprodotte con eccezionale cura dei dettagli, atteso che i cannoni, le colubrine e le bombarde esposte riproducono fregi, immagini, stemmi e scritte con cui i bronzisti gallipolini «firmavano» le loro opere.
In questo periodo, il Castello è gestito dal Comune con l’ausilio dell’associazione Gallipoli Nostra presieduta dallo storico Elio Pindinelli. Il quale anticipa – o si potrebbe dire «confessa» – una bella idea che potrebbe diventare realtà nel prossimo futuro: la realizzazione di cannoni non in scala, ma a grandezza naturale, per dotare di artiglieria gli spalti del castello. La fortezza, infatti, per un verso perché demaniale e mai destinata a residenza di famiglie patrizie, per altro verso a causa delle sue successive destinazioni civili, è totalmente vuota di armi e arredi del passato.
Le mostre, che saranno inaugurate domani alle 18 con gli interventi del sindaco Stefano Minerva, di Elio Pindinelli, di Giuseppe Piccioli Resta e di Adriana Bandiera (rispettivamente, laboratori di monitoraggio dei sistemi costieri e laboratorio 3D servizi informatici Unisalento, che hanno elaborato i piccoli capolavori esposti), potranno essere visitate fino al 31 gennaio.