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Lecce, rinascita del territorio post Xylella: Confindustria lancia la sfida

 
Maddalena Mongiò

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Maddalena Mongiò

Rinascita del territorio post Xylella Confindustria lancia la sfida

La proposta: una Zona agricola speciale con più risorse e meno burocrazia in grado di tenere insieme anche industria alimentare, turismo e ambiente

Sabato 16 Novembre 2024, 13:02

LECCE - Non basta la Zes, serve la Zas. Questo l’imperativo di Confindustria Lecce alla base di un progetto di rigenerazione post Xylella con la costituzione di una Zona Agricola Speciale capace di semplificare gli iter burocratici e con una dotazione di risorse economiche tali da incidere positivamente sul paesaggio. Confindustria parte alla riscossa, dunque, mettendosi alla testa di quello che dovrebbe essere un battaglione per bussare alle porte del governo. Il progetto è stato presentato ieri mattina in conferenza stampa nella sede leccese della casa degli industriali. I punti cardine riguardano l’ormai necessaria rigenerazione di un paesaggio che è stato devastato dal batterio e le misure (incentivi e semplificazione burocratica gli assi portanti) per rendere operativo un programma molto ambizioso. E, nell’ambito delle iniziative per tutelare l’ambiente e il paesaggio, si inserisce il protocollo che a breve sarà firmato in Prefettura per contrastare l’abbandono dei rifiuti.

Il «Programma organico di rigenerazione del paesaggio rurale salentino» è stato elaborato da tre settori trainanti: turismo, agroalimentare, ambiente. Si tratta di ambiti strettamente connessi e proprio per questo Confindustria ritiene fondamentale una sinergia che metta in comune le risorse e armonizzi gli obiettivi. D’altra parte agroalimentare e turismo sono realtà significative per il mercato del lavoro e quindi Confindustria chiede un ombrello protettivo. Se negli ultimi 10 anni le attività produttive dell’agroalimentare sono diminuite del 2 per cento, gli addetti sono aumentati del 10 per cento. Per quanto riguarda il settore turistico, considerando sempre gli ultimi 10 anni, la crescita delle attività è del 28,5 per cento mentre gli addetti sono cresciuti del 36 per cento. Tuttavia la crescita degli addetti è legata anche all’aumento progressivo dei contratti di breve periodo e quindi alla precarizzazione sempre più spinta del lavoro.

Confindustria Lecce «auspica che la Regione e le amministrazioni locali collaborino attivamente per rendere concreto questo piano di rigenerazione del territorio salentino, affinché agricoltura, industria agroalimentare e turismo possano insieme costruire un futuro sostenibile e prospero per il Salento».

Il presidente di Confindustria Lecce, Valentino Nicolì, ha detto: «È la prima volta che si cerca di fronteggiare e trovare una soluzione in maniera sistemica al flagello della Xylella. La provincia di Lecce (e purtroppo non solo), a causa del terribile batterio, ha sofferto gravi perdite, ma può riprendersi grazie ad azioni congiunte pubblico/privato». Ha poi concluso: «La proposta elaborata dalle Sezioni di Confindustria Lecce auspica una legge speciale che porti alla riduzione della burocrazia e all’incentivazione degli investimenti, perché agricoltori e imprenditori sono pronti a dare il proprio contributo per la rinascita del territorio».

Cesare Spinelli, presidente della Sezione Industrie Alimentari, ha sottolineato come «il recupero del paesaggio salentino sia fondamentale per la nostra industria agroalimentare. Se non si interviene con urgenza si corre il rischio che a risentirne sia non solo il turismo, ma anche le stesse “emozioni” che i prodotti alimentari regalano per qualità, gusto, legame con le tradizioni di questa terra. Il Salento ha tutte le risorse per diventare un polo di eccellenza, bisogna però creare un “humus” favorevole allo sviluppo e all’attrazione di nuovi investimenti finalizzati alla rigenerazione delle campagne abbandonate con progetti integrati di valorizzazione agricola, agroalimentare e turistica».

Michele Montinaro, presidente della Sezione Ambiente, ha aggiunto che «il nostro territorio ha bisogno di interventi straordinari per contrastare i danni ambientali, dall’abbandono dei terreni ai rifiuti indiscriminati, che stanno degradando il paesaggio. La tutela dell’ambiente è una priorità per salvaguardare la bellezza e l’integrità della provincia di Lecce». In linea con l’obiettivo di promuovere un turismo sostenibile e legato alle eccellenze locali, Giuseppe Coppola, componente del Consiglio della Sezione Turismo, ha evidenziato l’importanza di creare itinerari turistici che raccontino il Salento autentico: «Vogliamo un turismo che rispetti e valorizzi il territorio, portando benefici economici a chi se ne prende cura. Il progetto di rigenerazione si collega alla creazione di percorsi tematici, quali quelli enogastronomici, culturali e naturalistici: vogliamo offrire esperienze che facciano vivere l’emozione di riscoprire la storia e le tradizioni di questa terra, legandole all’identità locale e alle sue eccellenze».

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