LECCE - Ennesima aggressione ai danni degli operatori sanitari: questa volta nel mirino è finito un infermiere del pronto soccorso dell'ospedale di Galatina. Secondo quanto ricostruito all'alba di oggi, martedì 22 ottobre, un infermiere è stato aggredito, fisicamente e verbalmente, senza gravi conseguenze, da un uomo di nazionalità straniera in stato di agitazione che, giunto in ambulanza, lamentava un dolore persistente alle gambe da sette mesi: all’improvviso ha cominciato a dare in escandescenze ed ha rifiutato la visita medica.
L’uomo, oltre ad aver aggredito l'operatore, ha danneggiato i dispositivi (telefono, computer) presenti nel triage ed è fuggito. Rintracciato dai poliziotti e portato in commissariato ha aggreduto due agenti. E’ stato quindi riportato al pronto soccorso perché in stato di agitazione. Qui è stato sottoposto ad accertamenti e trovato positivo ai cannabinoidi, quindi è stato affidato al Centro di salute mentale di Lecce.
«Si tratta purtroppo dell’ultimo di un lungo elenco di aggressioni ai danni dei nostri sanitari - afferma il dg della Asl di Lecce Stefano Rossi -. Stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per prevenire e contrastare comportamenti violenti, ingiuriosi, offensivi o molesti che, è bene ricordarlo, rappresentano un reato».
L’uomo, un cingalese di 47 anni, è stato posto agli arresti domiciliari per violenza e resistenza a pubblici ufficiali, lesioni e danneggiamento. Dalle banche dati delle forze di polizia, risulta - a quanto viene riferito - che l’uomo avesse a carico denunce per precedenti aggressioni al personale sanitario.