NARDÒ - «Il patrocinio al festival dell’estrema destra? Solo una concessione tecnica non contraria al regolamento». Così il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva risponde al sindaco di Nardò Pippi Mellone che lo aveva ringraziato per aver concesso il patrocinio a una manifestazione culturale organizzata dal consigliere comunale neretino Pierpaolo Giuri, già referente locale di CasaPound.
Minerva è stato elogiato dal sindaco Mellone «per essere diverso dai soggetti della sua area politica che abbiamo la sfortuna di avere in consiglio comunale». Il riferimento è al centrosinistra neretino che ha contestato sia i contenuti della rassegna (che ha ospitato tra gli altri il filosofo Diego Fusaro e l’ex senatore leghista Simone Pillon), che la scelta di finanziarla con 20mila euro di fondi comunali.
«Occorre scindere – precisa Minerva – la concessione di un patrocinio istituzionale dall’adesione a principi e valori. Consentitemi di esprimere la mia vicinanza e solidarietà al circolo Pd di Nardò, alla segretaria Serena Sequestro e a tutti i democratici e progressisti neretini. Rispetto alla concessione del patrocinio – ha proseguito il presidente della Provincia e sindaco di Gallipoli – mi preme evidenziare che trattasi semplicemente di una concessione tecnica, essendo intervenuta una richiesta, nel luglio scorso, che per forma non era contraria al regolamento vigente. Perché nessuna determina potrà mai accomunarmi a idee diametralmente opposte alle mie. Sono figlio di una comunità politica che crede fermamente in valori come il pluralismo, la democrazia e la partecipazione. E questo è esattamente il contrario rispetto a chi rifugge dalle occasioni di confronto e incontro, o addirittura dalle ricorrenze più importanti della storia repubblicana d’Italia. Questo vale per il 25 Aprile, vale per il 2 giugno e vale sempre».
A Minerva si associa il segretario provinciale del Pd Luciano Marrocco: «La destra neretina ha un problema con la Costituzione e ce lo ricorda, ogni anno, con l’assenza alle celebrazioni del 25 Aprile o durante i raduni commemorativi fascisti, dove invece non manca mai. Noi rispetto a questo saremo sempre e democraticamente dalla parte opposta». Restando in casa Pd, ad attaccare la rassegna della destra locale si sono espressi nelle scorse ore, oltre alla segretaria cittadina del circolo Serena Sequestro, anche il capogruppo del partito al Comune di Nardò Lorenzo Siciliano, il deputato Claudio Stefanazzi e la presidente del Consiglio regionale pugliese Loredana Capone.