Sabato 06 Settembre 2025 | 15:17

Una donna salentina si innamora in comunità terapeutica e finisce in carcere

 
L.C.

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Abbandona la comunità terapeutica: salentina ora rischia di tornare in carcere

Una 40enne fuggita da Bari per questioni sentimentali

Venerdì 23 Agosto 2024, 10:36

18:00

Al cuor non si comanda, dice il detto. Per quanto ci si imponga di far prevalere la razionalità, alla fine il sentimento prevale su tutto. Anche a costo di gravi conseguenze.

Ne sa qualcosa una 40enne del Nord Salento, che per il suo amato è finita addirittura in carcere.

Ma andiamo con ordine. La donna, con gravi problemi di tossicodipendenza, era stata mandata in una struttura di recupero in provincia di Bari per scontare una pena definitiva. Al suo ingresso, nel mese di settembre, ha firmato una sorta di decalogo comportamentale: una serie di regole, che la donna all’atto della sottoscrizione si è impegnata a rispettare. Come non fumare più di tre sigarette al giorno, ovviamente non assumere droghe. Fino ad arrivare a non innamorarsi di altri ospiti della struttura.

Ma quando cupido decide di scoccare la sua freccia non c’è nulla da fare. Così, nella scorsa primavera, sboccia l’amore con un altro ospite della comunità, internato non in seguito a vicende giudiziarie ma solo con l’obiettivo di disintossicarsi. In un primo momento i due tengono la loro storia riservata, cercando di non farsi scoprire. Gli operatori iniziano a sospettare qualcosa, ma in assenza di conferme non hanno preso alcun tipo di provvedimento. Tant’è che hanno anche concesso alla 40enne dei permessi premio per rientrare a casa, in virtù del fatto che il programma terapeutico stava dando i suoi frutti. Tutto è andato per il meglio fino al mese di luglio, quando i due innamorati vengono colti sul fatto.

La comunità scrive immediatamente al magistrato di sorveglianza, chiedendo che alla donne venisse revocato il beneficio della misura alternativa e venisse condotta in carcere. Passa il tempo e la struttura reitera ancora una volta la medesima richiesta, che stavolta viene accolta. Il giudice dispone l’aggravamento provvisorio della misura per aver violato le prescrizioni della comunità, ed ecco che la 40enne viene accompagnata nel carcere femminile di Trani, dove si trova attualmente.

Martedì scorso, così come previsto dalla legge, c’è stata udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Bari per la decisione definitiva. A rappresentare la signora il suo legale di fiducia, l’avvocato Umberto Leo. “Non si può impedire ad una persona di innamorarsi”, è stata la tesi sostenuta dal legale, che ha ribadito come la 40enne sia stata particolarmente diligente nel suo percorso terapeutico. La pena residua sarà completamente espiata fra febbraio e marzo del 2025. La decisione arriverà nelle prossime ore.

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