LECCE - La prima testa è caduta. Ieri mattina il sindaco Adriana Poli Bortone ha incontrato Anna Maria Guglielmi, segretario generale del Comune di Lecce, per comunicarle che il suo ruolo finisce qui e le ha dato 7 giorni di tempo per organizzare l’uscita di scena dalle sue mansioni. Ora bisognerà attendere il bando e la scelta del nuovo segretario generale. Il capo di gabinetto di Carlo Salvemini, invece, Elisabetta Ciulla, ha già liberato la stanza essendo il suo incarico legato al mandato del sindaco. Ufficio che, perciò, è pronto per accogliere il nuovo incaricato, che pare possa essere Angelo Tondo.
Ma intanto, sia pur informalmente perché Poli Bortone è ancora colpita dalla scomparsa dell’avvocata Simona Blago, c’è stato un primo incontro fra il sindaco e la sua coalizione. Incontri a tu per tu in cui ognuno ha avanzato i propri desiderata.
Il principio cardine dovrebbe essere quello che vede premiati i più votati e da questo punto di vista i nodi più aggrovigliati riguardano le «quote rosa» e la carica di vice sindaco che vede le aspettative di Ugo Lisi e Andrea Guido: l’uno come “ristoro” per aver rinunciato alla candidatura a sindaco, l’altro per il fatto di essere il «mister preferenze» del centrodestra. Tutte aspettative legittime che, però, dovranno fare i conti con Fratelli d’Italia, primo partito della coalizione, che con i suoi 4 seggi ha un peso specifico rilevante come pure lo ha Roberto Marti, che nelle trattative farà pesare il numero complessivo di seggi ottenuto fra Lega e civiche a lui riconducibili.
Le scelte sono del sindaco, ovviamente, che comunque dovrà calibrare le nomine in maniera da garantire le aspettative di tutti (fra governo e sottogoverno) per partire con il piede giusto.
Forza Italia è ferma su Luciano Battista, Movimento Regione Salento si aspetta una gratificazione per Giancarlo Capoccia, Fratelli d’Italia ha quattro consiglieri, tra cui una donna: Roberto Giordano Anguilla, Andrea Pasquino, Oronzino Tramacere, Maria Luisa Greco. E qui si tratta di capire se uno dei più votati si «rassegnerà» a cedere il passo a una donna. Per la Lega c’è in consiglio Severo Martini, già assessore ai Lavori pubblici, ma anche per Marti i desiderata dovranno tenere conto degli equilibri interni alle forze che gravitano attorno al suo partito.
Intanto l’altro ieri l’ex sindaco Carlo Salvemini si è portato avanti. Nel comizio di analisi del voto, in piazza Ludovico Ariosto, ha sancito il suo ruolo di capo dell’opposizione anticipando eventuali distinguo e prese di distanza che pure potrebbero esserci visto che la sua è stata una candidatura che è dovuta passare dalle primarie per essere accettata. Segno, questo, che se in città non c’era totale sintonia con lui, lo stesso sentimento correva nella coalizione. Salvemini ha ora rotto gli indugi dicendo che continuerà a lavorare nell’interesse della città, senza aver alcun ripensamento su quella che è stata la sua azione politica e amministrativa tant’è ha già annunciato che voterà a favore delle delibere portate in Consiglio dal centrodestra se saranno nell’interesse della città e per iniziative già programmate dalla sua amministrazione.