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Lecce, scintille fino all’ultimo tra Salvemini e Poli Bortone

 
Maddalena Mongiò

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Maddalena Mongiò

Lecce, corsa alla poltrona da sindaco: Poli Bortone in vantaggio

Bagno di folla in piazza Sant’Oronzo per i due candidati sindaco di Lecce. Oggi è scattato il silenzio elettorale

Sabato 22 Giugno 2024, 14:40

LECCE - Bagno di folla in piazza Sant’Oronzo per i due candidati sindaco di Lecce. Oggi è scattato il silenzio elettorale, ma ieri è stata ancora una giornata di scintille e di botta e risposta a distanza fra Carlo Salvemini, candidato del centrosinistra, e Adriana Poli Bortone, candidata del centrodestra. Salvemini ha voluto accanto a sé nel comizio finale il sindaco di Bari e neo eurodeputato Antonio Decaro e uno dei temi su cui il tasto è stato premuto ha riguardato l’autonomia differenziata, agitata come spauracchio per il Sud e motivo in più per non votare il centrodestra.

Via social Salvemini ha incitato al voto: «Non faziosa, né arrogante o prepotente è la Lecce che vogliamo. Perché è nostro dovere dare il buon esempio, perché è nostro dovere abbracciare la pluralità e rispettarsi nelle differenze». E Poli Bortone non ha mancato l’occasione per sottolineare la durezza dello scontro: «Abbiamo affrontato molti colpi bassi, manifesti strappati e non solo, atti dei quali preferisco non parlare. Si tratta di cattiverie che abbiamo superato, che ho superato, grazie all’abbraccio di tutti voi».

Giornata tesa anche quella di ieri, che ha visto contrapposti Salvemini e Alfredo Pagliaro, l’amministratore unico della Lupiae servizi, di cui il Comune è socio unico. Il sindaco uscente ha stigmatizzato la richiesta di Pagliaro volta a ricevere un’indennità di risultato pari al 5% degli utili della società, in fase di salvataggio dopo il concordato preventivo e la candidatura del figlio dell’amministratore nelle liste di Poli Bortone. Salvemini ha anche rintuzzato il centrodestra su parcheggi (Poli Bortone ne ha promessi 5mila, il sindaco ha rivendicato di averne programmati 3mila e ha ribadito che quelli della sua avversaria sono solo strisce blu), Tari (in diminuzione per Salvemini, in aumento per Poli Bortone) e ieri sulla società in house del Comune.

Certo è che in queste due settimane, fra il primo turno chiuso con Poli Bortone in vantaggio col 49,95% contro il 46,73% di Salvemini, i due non se le sono mandate a dire. La senatrice ha anche adombrato comportamenti illeciti da parte degli amministratori e Salvemini si è detto subito pronto ad accompagnarla in Procura per depositare i documenti «scottanti» eventualmente in suo possesso. Nel finale della campagna elettorale la «questione morale» ha assunto un ruolo centrale. Poli Bortone ha adombrato presunti favoritismi da parte dell’avversario, Salvemini ha ricordato al centrodestra il discorso di Paolo Perrone, all’atto del suo insediamento a Palazzo Carafa, nel 2012, quando attribuì la grave situazione finanziaria dell’ente all’eredità lasciata dalla senatrice su Buoni ordinari comunali, via Brenta, Lupiae servizi.

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