LECCE - Asl Lecce si «arma di forbici» e dà un taglio alla spesa per i dispositivi grazie allo sconto sui prezzi ottenuto dopo una negoziazione serrata. Dieci milioni il risparmio stimato, alla fine della ricognizione di tutte le tipologie di dispositivi che vanno dal semplice ago alle protesi impiantabili. Intanto con il primo tassello della ricognizione, i dispositivi CND W (reagenti della strumentazione diagnostica che valgono 35 milioni), la Asl salentina porta a casa un risparmio di oltre 3.129.183 euro pari a circa il 13% della spesa complessiva di 23.522.223,46 euro registrato nel 2023. Un lavoro di ricerca del risparmio che continuerà anche su questa prima tipologia dove al momento sono stati interpellati i fornitori maggiori, ma il passo successivo sarà quello di monitorare anche i medi e i piccoli fornitori sino all’ottimizzazione di tutto il fatturato.
Dietro il risultato la regia del direttore amministrativo di Asl Lecce, Yanko Tedeschi, che in linea con quanto stabilito dall’assessorato alla Sanità, guidato dall’assessore Rocco Palese, e dal Dipartimento della Salute diretto da Vito Montanaro, ha provveduto a convocare i fornitori per rinegoziare i prezzi, in attesa della gara che dovrà individuare i migliori fornitori. Sta di fatto che mettendo mano all’annosa questione dei prezzi, nella stragrande maggioranza dei casi molto più costosi del prezzo medio di mercato, Tedeschi ha innescato un processo che ha generato un metodo di lavoro che ha messo in stretta connessione tutti gli uffici interessati che dovranno, fra gli altri compiti, monitorare il prezzo. In questo modo non si dovrebbero più determinare le proroghe sull’appalto di fornitura senza revisione del costo dei prodotti, come accadeva in passato.
La riorganizzazione ha visto prima l’attivazione di un “Ufficio unico del farmaco”, a valenza dipartimentale, per centralizzare alcune attività tra cui: liquidazione delle fatture per farmaci e dispositivi e centralizzazione degli ordini affinché ci sia uno sguardo d’insieme sugli ordini e sulle giacenze di magazzino. In più questo “Ufficio unico del farmaco” ha permesso di abbattere i tempi di pagamento delle fatture che oggi vengono saldate con 6 giorni di anticipo sulla scadenza massima. E non solo. L’Ufficio in questione va a braccetto dell’Area del Patrimonio che, parallelamente alla redazione dei capitolati di gara relativi ai prodotti che non sono coperti da InnovaPuglia, sta procedendo alle rinegoziazioni con i diversi fornitori.
Tutta l’attività si dirama da un Tavolo tecnico aziendale coordinato da Yanko Tedeschi ed è partecipato da Letizia Fulceri (Dipartimento del farmaco), Mariangela Cavalera (Ufficio unico del farmaco), Cosimo Dimastrogiovanni con la collaborazione della dirigente amministrativa Francesca Ingrosso (Area del Patrimonio), Vito Gigante (Controllo di gestione aziendale) con il supporto operativo della Project Manager Veronica Pinnelli di Engineering, società informatica esterna che gestisce il sistema informativo unico contabile.
Gli altri dispositivi su cui è in corso l’operazione risparmio sono: i dispositivi classe CND A (di somministrazione, prelievo e raccolta che valgono 16 milioni), i dispositivi CND C (per apparato cardiocircolatorio che valgono 8 milioni) e i dispositivi CND P (protesici impiantabili e prodotti per osteosintesi che valgono 8 milioni).
Per tenere sotto controllo il sistema acquisti dispositivi sono stati creati dei «cruscotti» di controllo dove per ciascun reagente, di ciascun fornitore, sono stati comparati i prezzi praticati nelle altre aziende e negli altri enti del servizio sanitario regionale, rinegoziando in tutti i casi in cui il prezzo praticato nei confronti di Asl Lecce non fosse più basso o comunque allineato a un prezzo medio.