LECCE - Circa 200 trattori provenienti da varie località della provincia di Lecce sono diretti in largo Vittime del Terrorismo, nel capoluogo salentino. Le proteste sono partite dalla Francia e sono arrivate anche in Italia per dire no ai tagli agli incentivi dell’Unione Europea.
Fino alle 16 i trattori resteranno nel largo, successivamente, due gruppi raggiungeranno uno il centro commerciale di Cavallino e l’altro il centro commerciale di Surbo dove terranno un presidio permanente per informare la popolazione sul motivo della loro protesta. Le strade interessate al transito dei trattori, con pesanti disagi al traffico automolistico, sono la statale 613 Brindisi-Lecce, la statale 16 adriatica Maglie-Lecce, la statale 274 Gallipoli-Santa Maria di Leuca, la statale 275 Maglie-Santa Matia di Leuca e la statale 101 Gallipoli-Lecce.
Un piccolo gruppo è stato poi autorizzato a raggiungere il centro cittadino, per un sit-in che si svolgerà in piazza Mazzini, mentre una rappresentanza dei manifestanti alle 11 entrerà in Prefettura, per un incontro calendarizzato con il Prefetto Luca Rotondi.
Al rappresentante del Governo, gli organizzatori della protesta consegneranno un documento che sarà poi trasmesso a Palazzo Chigi. Conterrà una serie di lamentele sulla situazione estremamente critica che sta attraversando l’intero settore legato all’agricoltura nel Salento, che qui vede un’ulteriore accentuazione a causa della piaga del batterio Xylella fastidiosa, che ha sterminato milioni di olivi, anche ultrasecolari, lasciando praticamente scoperto il suolo. Terreni oggi a rischio desertificazione anche a causa della mancanza della risorsa idrica.
Sul tavolo anche le accise sui carburanti e la difficoltà di competere con i paesi esteri per la vendita dei prodotti agricoli, la riforma della Pac e le cartelle dei consorzi di bonifica, tanto contestate per la mancanza di servizi reali sul territorio. Insomma quello che chiederanno gli agricoltori sarà una maggiore protezione verso le produzioni locali e l’aumento dei sostegni al comparto. «Se ci fermeremo noi, l’intera economia nazionale crollerà» è uno degli slogan che saranno pronunciati oggi, insieme a tantissimi striscioni preparati nelle scorse ore e che saranno appesi sui rimorchi e sulle cabine dei mezzi agricoli, con i clacson pronti a farsi sentire.
CIA AL FIANCO DEGLI AGRICOLTORI
«Cia Salento è e sarà sempre con gli agricoltori salentini che stanno manifestando in questi giorni e continueranno a farlo nei prossimi. Lo abbiamo deliberato all’unanimità nell’ultima assemblea regionale del 26 gennaio». Lo afferma in una nota Benedetto Accogli, presidente di Cia Salento e vicepresidente di Cia Puglia. «Su tutte le questioni in campo - prosegue - a partire dai problemi che permangono sulla Xylella, condividiamo i motivi della protesta perché sono gli stessi su cui ci stiamo battendo da sempre».
«Siamo disponibili - aggiunge - a discutere e concordare una piattaforma unitaria di rivendicazioni che unisca tutto il comparto primario, senza steccati e divisioni, a partire dagli errori che l’Europa sta compiendo con conseguenze gravissime sull'agricoltura».
Il presidente Accogli chiarisce che «siamo contro la riduzione dei sostegni al settore e crediamo urgenti e non più derogabili una serie di azioni concrete per intervenire sui costi di produzione: gasolio agricolo, energia, fitofarmaci, materie prime, approvvigionamento idrico per le irrigazioni, ore di lavoro sottratte alla produzione per far fronte alla moltiplicazione degli adempimenti burocratici, trattamenti di emergenza e irrigazioni di soccorso, logistica. Il Salento dell’agricoltura è unito».