Lecce è il comune capoluogo più 'green' della Puglia, il 40esimo in Italia, e guadagna 35 posizioni rispetto allo scorso anno nel rapporto nazionale Ecosistema Urbano 2023 di Legambiente realizzato con il contributo scientifico di Ambiente Italia e la collaborazione de 'Il Sole 24 orè, sulle performance ambientali di 105 comuni capoluogo.
In Puglia anche Brindisi sale in questa speciale graduatoria di Legambiente, guadagnando 10 posizioni: 79/o posto nel 2022, 69/o nell’ultimo report. Per Bari e Taranto, invece, percorso opposto. Il capoluogo regionale scivola al 90/o (nel 2022 era all’85esimo); Taranto invece passa dal 59/o all’attuale 67/o posto.
Per Foggia la classifica risulta invariata, con il capoluogo dauno che si conferma fanalino di coda in Puglia con la 93/ma posizione a livello nazionale.
Nel report in merito al 'Livello della qualità dell’aria in relazione ai limiti di legge Ue ai valori guida Oms per la tutela della salute umana, 2022', Lecce viene inserita in classe 'Ottima'. Sul fronte di un’altra delle emergenze urbane presenti nello studio, la dispersione di acqua potabile, Bari ha un percentuale maggiore rispetto alla media nazionale dei capoluoghi di regione: 37,1 % il dato nazionale, 42,6% per la città pugliese.
LA SITUAZIONE IN BASILICATA
Matera al 55/o posto, Potenza al 79/o: sono le posizioni che le i due capoluoghi di provincia lucani occupano nella classifica finale della 30/a edizione di "Ecosistema urbano 2023», l’indagine di Legambiente e Ambiente Italia le cui conclusioni sono state pubblicate oggi dal quotidiano «Il Sole 24 Ore».
Per Matera e Potenza la situazione è in peggioramento rispetto al 2022: Matera ha perso sette posizioni, Potenza 22, con l’unica attenuante che la città dei Sassi è sopra la media italiana, mentre il capoluogo di regione non ha raggiunto tale traguardo.
L’indagine si basa su 19 indicatori per sei aree tematiche: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.
Nelle classifica di settore, Potenza e Matera occupano i primi due posti per la concentrazione media di biossido di azoto; Matera è decima per la concentrazione media di pm10; Potenza è sesta per i metri quadrati pro capite di verde (161,7); per i rifiuti prodotti, Matera è quinta con 410 chili pro capite all’anno e Potenza è sesta con 415 chili pro capite annui.
Commentando i risultati della ricerca, Legambiente Basilicata ha detto che Potenza e Matera sono «tra poche luci e troppe ombre». Secondo l’organizzazione ambientalista, «Potenza, paralizzata da emergenze croniche, è in caduta libera sulle politiche ambientali e sempre più lontana da una gestione urbana di qualità. Matera galleggia in una condizione di stallo e senza il necessario protagonismo verso una transizioni ecologica urbana».
IL COMMENTO DEL SINDACO SALVEMINI
«Il rapporto ci consegna la fotografia di una Lecce in trasformazione, che progressivamente migliora le sue performance ambientali. Un risultato raggiunto assieme, da amministratori e cittadini, che attesta l’attenzione e lo sforzo dell’Amministrazione per garantire alla città un presente ed un futuro più attento alla qualità dell’aria, alla tutela della salute pubblica, alla salvaguardia del patrimonio arboreo, alle politiche pubbliche utili a ridurre le emissioni inquinanti e contrastare il riscaldamento urbano». Lo ha dichiarato il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, commentando il report diffuso oggi da Legambiente e Ambiente Italia, 'Ecosistema Urbano'. Lecce nel 2023 ha guadagnato 35 posizioni, passando dal 75/mo al 40/mo posto a livello nazionale.
«Tutte scelte che su scala locale abbiamo assunto perché rappresentano investimenti sul futuro e sulla salute della comunità. I Comuni, come testimonia il rapporto, stanno lavorando molto in questo senso, l’auspicio - aggiunge - è che anche le scelte del Governo nazionale si muovano nella stessa direzione, quello per la sostenibilità dei sistemi urbani è obiettivo che si raggiunge insieme».
Lecce migliora in particolare sulla concentrazione media di pm10 nell’aria, sulla dispersione della rete idrica, sul numero dei passeggeri del trasporto pubblico e sulla raccolta differenziata, che nel 2022 ha raggiunto la percentuale del 70,08.