LECCE - Nessuno smaltimento illecito, nessuna organizzazione dedita al traffico di rifiuti pericolosi e non. Si è chiusa con una raffica di assoluzioni, proscioglimenti e due rinvii a giudizio l'udienza preliminare nei confronti degli imputati coinvolti nell'inchiesta sui presunti illeciti commessi nell’impianto «Ecolio 2» di Presicce - Acquarica dove si smaltiscono rifiuti liquidi.
Le indagini della Procura salentina culminarono nel novembre 2020 nel sequestro preventivo di Ecolio 2: l’impianto, che si trova in località Spiaggiano Canale, era stato al centro di numerose polemiche per via delle fastidiose emissioni maleodoranti avvertite nei centri abitati di Presicce - Acquarica e Salve e oggetto di denunce da parte di istituzioni, associazioni e cittadini. Secondo le accuse iniziali, nello stabilimento sarebbe stata svolta attività di smaltimento senza la necessaria autorizzazione. Gli agenti della Polizia provinciale ritenevano infatti di aver accertato che l’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata nel 2011 dalla Regione fosse «macroscopicamente illegittima», in quanto basata su una falsa prospettazione dei requisiti necessari.