LECCE - Più 9 percento. Questo il balzo registrato per gli accessi in pronto soccorso tra l’agosto 2022 e il 2023. Mentre a luglio l’aumento degli accessi è stato del 16 percento. Lo stato dell’arte è certificato dai dati elaborati dall’Ufficio Epidemiologia e Statistica di Asl Lecce guidato da Fabrizio Quarta. Il dettaglio riguarda tutti gli ospedali a gestione diretta Asl (Vito Fazzi di Lecce, Ferrari di Casarano, Santa Caterina Novella di Galatina, Veris Delli Ponti di Scorrano, San Giuseppe da Copertino l’ospedale intitolato al santo patrono della cittadina).
Considerando il biennio dei mesi estivi ad alto tasso di richiesta di soccorso c’è stato complessivamente un più 13 percento tra il 2022 e il 2023. Quest’anno tra luglio e agosto hanno avuto bisogno del pronto soccorso in 37.051 contro i 32.446 del 2022. Ad agosto 2022 hanno richiesto le cure dei pronto soccorso degli ospedali salentini in 17.366, mentre nel mese appena trascorso gli accessi hanno visto 19.259 pazienti necessitare di cure e assistenza. Anche questo monitoraggio effettuato da Fabrizio Quarta restituisce uno scorcio molto noto sulla fragilità della medicina del territorio che non riesce ad essere filtro efficace rispetto all’ospedale con la conseguenza che i pronto soccorso sono messi a dura prova dai codici a bassa criticità, verdi e bianchi, che dovrebbero essere presi in carico dai medici di famiglia e quando questi non sono in servizio dai medici della continuità assistenziale meglio nota come guardia medica. Negli accessi di agosto 2023 i bianchi e i verdi (11.523) rappresentano il 31 percento del totale degli accessi (a luglio hanno pesato per il 43 percento), percentuale comunque migliorata rispetto al 2022 quando 9.972 persone (il 57% del totale) hanno richiesto cure e assistenza in pronto soccorso.
Anche in agosto number one degli accessi è risultato essere il Vito Fazzi di Lecce, per ognuno dei cinque codici di priorità (rosso, arancione, azzurro, verde e bianco). Il maggiore carico al Fazzi si quantifica in 6.719 (a luglio erano 6.290) seguito dai due ospedali di primo livello: Gallipoli 3.423 (a luglio 3.085), Scorrano 2.927 (a luglio 2.661) e poi in ordine Casarano 2.246 (a luglio 2.098), Copertino 2.081 (a luglio 1.957), Galatina 1.863 (a luglio 1.701). In sintesi l’emergenza-urgenza vede in prima linea l’hub di secondo livello Fazzi e i due di primo livello: “Veris delli Ponti” di Scorrano e “Sacro cuore di Gesù” di Gallipoli. Per il mese di agosto 2023 il Fazzi ha coperto il 36 percento di tutti gli accessi in pronto soccorso, Gallipoli il 17 percento, Scorrano il 15 percento, Casarano il 12 percento, Copertino l’11 percento, Galatina il 9 percento: identiche percentuali registrate nel mese di luglio.
Da considerare che anche i codici verdi e bianchi non si spalmano sugli ospedali limitrofi a Lecce, ad esempio Copertino, ma gravano pesantemente sul Fazzi per il 71 percento degli accessi totali di agosto 2023 (4.762 su 6.719). Un dato illuminante e da analizzare viste le tante lagnanze originate proprio da questi codici che non dovrebbero rivolgersi al pronto soccorso. È noto che questa forte affluenza di codici a bassa criticità nasconde, fra le altre, un escamotage utilizzato da chi sa bene che in pronto soccorso si ricevono consulenze ed esami diagnostici per effettuare i quali ci sarebbero attese più lunghe e in più il costo del ticket che è previsto solo per l’accesso con codice bianco, mentre per il verde è tutto gratuito. La tentazione di saltare tutti i passaggi è quindi troppo forte e le condizioni sono sostanzialmente allettanti visto che, con una permanenza di qualche ora tra presa in carico e tempo per l’esecuzione degli esami diagnostici, si riesce ad avere gratis e senza attese prestazioni non sempre erogate in velocità. Una scorciatoia che appesantisce l’attività degli ospedali, Fazzi su tutti, danneggiando chi delle cure ospedaliere non può fare a meno. Va detto che al Fazzi, per evitare che i nervi saltino a chi aspetta nella sala dei verdi e bianchi è stata attivata la presenza di personale infermieristico che accoglie l’utenza fornendo spiegazione ed eventualmente assistenza. Questo ha migliorato la situazione contenendo di molto le intemperanze debordate anche in violenze fisiche o verbali a danno degli operatori sanitari.
Per tutelare i codici a più alta criticità: rossi, arancioni e azzurri, da anni sono attivi al Fazzi ambulatori dedicati solo ai verdi e bianchi, ma l’affluenza è talmente alta che le code sono inevitabili. E non solo. Sul sito istituzionale di Asl Lecce è attiva una finestra che in tempo reale profila quella che è la situazione dei pronto soccorso, ospedale per ospedale, ma a quanto pare non viene consultata. I tempi di attesa sono definiti per ogni codice. Per il rosso l’intervento del personale sanitario è immediato, per l’arancione l’attesa è ridotta al minimo perché si tratta di pazienti per i quali può essere presente l’alterazione di una delle 3 grandi funzioni vitali (respiratoria, cardiocircolatoria o nervosa). L’azzurro è un’urgenza differibile. Sono pazienti con bassa criticità clinica, ma necessitano di approfondimento diagnostico. Tempo di attesa 60 minuti. Per i verdi l’attesa è di 120 minuti, per i bianchi 240.